Un nuovo decreto entrato in vigore a gennaio ha provocato molta confusione rispetto alla prescrizione di alcuni esami per la diagnosi e il monitoraggio della SM. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza
A gennaio di quest’anno è entrato in vigore il “Decreto sull’Appropriatezza prescrittiva”, che ha generato molta confusione e conseguente disagio rispetto alla prescrizione di alcuni esami per la diagnosi e il monitoraggio della cura della SM.
Il Decreto Ministeriale del 09/12/2015 “Condizioni di erogabilità e indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza ambulatoriale erogabili nell’ambito del Servizio sanitario nazionale” stabilisce le condizioni a cui certi esami e analisi devono essere prescritti, oppure no, a carico della Sanità. Gli esami elencati potranno essere prescritti dai medici a carico della Sanità e con esenzione per patologia, solo se la persona presenta i requisiti indicati nella stessa norma. Diversamente la persona li dovrà pagare. Il mancato rispetto di queste regole da parte dei medici li esporrà a sanzioni di varia natura.
A seguito di questo Decreto si sta creando una certa confusione: c'è il rischio che si generino convinzioni - erronee - di non poter più prescrivere alcuni esami per la diagnosi e la cura della SM, se non a pagamento della persona. Vengono imposti infatti limiti di prescrizione, ma solo rispetto ad alcuni esami che vengono usati anche per la diagnosi e il monitoraggio della Sclerosi Multipla.
Per esempio: è previsto che la risonanza magnetica cervicale, toracica, lombosacrale (con o senza contrasto) siano prescritte gratuitamente solo per persone che presentano dolore rachideo, traumi recenti e fratture da compressione, ecc.. Nessun limite è previsto invece per la risonanza encefalica.
Potrebbe sorgere poi qualche difficoltà anche per le prescrizioni di alcuni esami del sangue (es. transaminasi, urea), in quanto le persone con SM, che assumono farmaci come per esempio Interferone, Teriflunomide, Fingolimod, Dimetilfumarato, eseguono periodicamente esami ematochimici allo scopo di monitorare eventuali effetti collaterali del farmaco.
Tuttavia è bene sottolineare che anche per gli esami che il Decreto limita a determinate condizioni, in realtà se il medico (sia di base, sia il neurologo), chiarisce che servono e sono necessari per il caso specifico, può prescriverli come prima, in esenzione per la SM, purché appunto necessari alla diagnosi ed al controllo della patologia.
Tutti gli altri esami possono invece continuare a essere prescritti con le consuete condizioni. Alcuni, quali il colesterolo e la glicemia, non erano direttamente prescrivibili in esenzione e gratuitamente per le persone con SM neanche prima del Decreto, in quanto non direttamente collegabili alla patologia. Mentre in generale sono prescrivibili in esenzione per patologia tutti gli altri esami, che il neurologo ritenga necessari per la diagnosi e il controllo della SM (non compresi nel Decreto).
È importante sottolineare che qualsiasi medico della sanità (anche gli specialisti ospedalieri) può fare prescrizioni su ricettario nazionale e in esenzione: significa che il neurologo può prescrivere gli esami che ritiene utili per la SM, esso stesso in esenzione, manlevando il medico di famiglia, che ha la facoltà di rifiutare la prescrizione al paziente. Va anche, però, sottolineato che, in un’ottica di miglior qualità di vita, la persona deve avere la possibilità di effettuare tutti i controlli tramite le prescrizioni del proprio medico di famiglia, che sicuramente può integrare tutto il quadro delle condizioni della persona, comprese tutte gli aspetti che riguardano la prevenzione e cura della salute, al di là della sclerosi multipla.
Inoltre i diversi esami di controllo - ad esempio quelli per il verificare l’impatto dei farmaci per la SM sul paziente - sono chiaramente stabiliti in ciascuna scheda tecnica del medicinale, per cui se il medico avesse qualche dubbio su quali esami siano necessari per il follow up delle terapie, può ritrovarli nelle schede tecniche dei singoli medicinali (AIFA ).
L’Associazione si è adoperata per intervenire su questa norma sin da quando ha iniziato il suo iter di approvazione in parlamento a fine 2015. In questo momento AISM, a Decreto approvato, è impegnata a raccogliere tutte le evidenze sulle eventuali problematiche che sorgono per valutare come tutelare i fondamentali e ineludibili diritti delle persone con SM alla cura.
Chi ritenesse di segnalare problemi inerenti mancate prescrizioni di esami strettamente legati alla SM (risonanze, esami del sangue specifici per il monitoraggio ad esempio delle terapie), ed imputabili al Decreto può contattare il numero verde dell’AISM, che avrà modo di approfondire i singoli casi e raccogliere la casistica su cui fondare i nostri prossimi interventi, per quanto sarà necessario.
Segnaliamo infine che al momento di stesura di questo articolo, a seguito delle numerose proteste anche da parte degli ordini dei Medici, il Ministro Lorenzin in un incontro del 12 febbraio scorso ha preso l’impegno di aprire un tavolo di confronto con i medici e le società scientifiche, allo scopo di correggere la norma ed ha sospeso le sanzioni che erano previste contro i medici per le prescrizioni inappropriate.