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12/10/2016

Highlights sulla ricerca di base: studi sul danno al sistema nervoso e la rimielinizzazione

Gli highlights presentati in chiusura del meeting dal prof. Edgar Meinl dell’Istituto di Neuroimmulogia Clinica dell’Università di Monaco in Germania

 

Il professor Edgar Meinl dell’Istituto di Neuroimmulogia Clinica dell’Università di Monaco in Germania, ha presentato gli highlights scientifici nella giornata conclusiva di ECTRIMS. Gli studi scelti, rappresentano solo una piccola parte degli lavori presentati al Congresso, ma mettono in luce il grande lavoro portato avanti dai ricercatori di tutto il mondo per cercare di capire la complessità della malattia. Dopo gli studi sulla migrazione cellulare e i danni del sistema nervoso centrale, quelli sulla flora intestinale e la dieta nella SM illustriamo oggi le ricerche che hanno studiato fenomeni di rimielinizzazione - ovvero la capacità del nostro cervello di compensare il danneggiamento della mielina che si verifica  nella sclerosi multipla.

 

Studiare la capacità che ha il nostro cervello di compensare le perdite di mielina è da sempre un argomento centrale per la ricerca sulla sclerosi multipla (SM), una malattia complessa che impatta fortemente sulla neuroplasticità cerebrale e sui processi rimielinizzanti. La demielinizzazione e i danni agli oligodendrociti, le cellule che producono mielina, sono le caratteristiche distintive delle lesioni della SM. La remielinizzazione può verificarsi come un importante meccanismo di riparazione della mielina danneggiata.

 

Uno studio tedesco si è proposto di confrontare l'entità del danno delle cellule  che producono mielina, gli oligodendrociti, e la frequenza di rimielinizzazione nelle prime lesioni dovute alla sclerosi multipla nei bambini e negli adulti. I risultati hanno dimostrato che, nei soggetti in età pediatrica, il danno cellulare degli oligodendrociti è minore e la rimielinizzazione più frequente rispetto alle persone adulte con SM. Il dato però più interessante è che anche negli adulti con SM la remielinizzazione si verifica ancora e si nota la presenza nelle lesioni di cellule precursori degli oligodendrociti che possono formare cellule mature in grado di produrre mielina.. Questi risultati sono importanti in prospettiva terapeutica perché si può pensare di stimolare la riparazione endogena.
Presentazione orale 194 -Oligodendroglial damage and remyelination in paediatric multiple sclerosis lesions. S. Pfeifenbring, Göttingen, Germany

 

Un gruppo di ricercatori americani ha valutato una particolare molecola (IRX4204, un agonista del recettore nucleare RXR), per capire se è in grado di promuovere la riparazione della mielina in vivo, in diversi modelli sperimentali di demielinizzazione. IRX4204 è stato sviluppato per il trattamento della SM come agente neuroprotettivo. I risultati di questo lavoro hanno mostrato che, oltre al ruolo neuroprotettivo, IRX4204 ha un effetto immunomodulatorio e promuove la riparazione della mielina nei modelli sperimentali. Gli autori suggeriscono che questa molecola potrebbe diventare un trattamento per la SM.

Presentazione orale 193 - The RXR nuclear receptor agonist IRX4204 promotes myelin repair in vivo. M.E. Sanders, Santa Ana, United States

 

Le cellule della microglia si muovono costantemente nel sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) alla ricerca di danneggiamenti o agenti infettivi. Queste cellule hanno il potenziale per guidare la riparazione endogena del danno neuronale, stimolando le cellule staminali neurali a produrre oligodendrociti, le cellule che producono la mielina. Uno studio tedesco ha identificato la proteina Chi3l3 (YM1), che viene prodotta alternativamente da microglia e macrofagi, come regolatore fondamentale della rigenerazione degli oligodendrociti. I risultati delle analisi hanno mostrato che Chi3l3 stimola la differenziazione delle cellule staminali neurali verso la formazione di oligodendrociti e, in vivo, è risultata essenziale nel recupero dell’encefalite sperimentale autoimmune, ESA suggerendo possibili implicazioni terapeutiche per la sclerosi multipla.

Presentazione orale 195 - Chi3l3 induces oligodendrocyte regeneration in a model of multiple sclerosis. S.C. Starossom, Berlin, Germany

 

Lo studio presentato dal dottor Albrecht dell’University Hospital Muenster in Germania, dimostra per la prima volta un ruolo importante della proeina K2P-1,che appartiene alla famiglia dei canali del potassio, nella proliferazione e maturazione di oligodendrociti murini. In vitro, i progenitori degli oligodendrociti che non hanno K2P-1 hanno una ridotta proliferazione ed una precoce differenziazione. Queste osservazioni sono state confermate anche in vivo in un modello sperimentale di demielinizzazione. I dati mostrano per la prima volata le funzioni modulatorie di K2P-1 sui progenitori degli oligodendrociti, e possono contribuire a nuove opportunità terapeutiche per il trattamento della sclerosi multipla.
Poster 457 - K2P channels: novel regulators of oligodendroglial cell functions. S. Albrecht, Muenster, Germany

 

Il gruppo guidato dal professor Klaus-Armin Nave del Planck Institute for Experimental Medicine a Göttingen ha scoperto che gli oligodendrociti, oltre ad avere un ruolo nella produzione di mielina, sono necessari anche per altre funzioni come la sopravvivenza degli assoni nella sostanza bianca del cervello. I ricercatori hanno dimostrato che gli oligodendrociti supportano le funzione degli assoni, sostenendo il loro metabolismo energetico con il lattato, un derivato del glucosio utilizzato come combustibile dai mitocondri assonali. Gli assoni rilasciano glutammato per segnalare il fabbisogno energetico e gli oligodendrociti utilizzano recettori NMDA per rilevare tale segnale. Dopo aver ricevuto il segnale, i recettori stimolano i trasportatori del glucosio per fare entrare lo zucchero negli assoni. Nei topi privi di recettori NMDA viene ridotta la produzione di trasportatori del glucosio, e questo determina negli assoni una condizione di stress metabolico. La perdita di supporto metabolico da parte degli oligodendrociti è probabilmente un fattore importante che contribuisce alla degenerazione assonale nella sclerosi multipla.
Presentazione orale 190 -Myelination: mechanisms and function in healthy CNSK.-A. Nave, Göttingen, Germany