Quasi un regalo per finire bene le ferie di agosto: è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 Agosto il Decreto del Presidente della Repubblica (DPR), 30 luglio 2012, n. 151, “Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, concernente il regolamento di esecuzione e attuazione del Nuovo codice della strada, in materia di strutture, contrassegno e segnaletica per facilitare la mobilità delle persone invalide.”
Cosa lo rende così speciale? Finalmente prevede che l’Italia, a partire dal 15 settembre 2012, adotti il contrassegno unico europeo, introdotto dalla Raccomandazione del Consiglio Europeo 98/376/CE, conosciuta come CUDE. La raccomandazione - ben 14 anni fa - prevedeva un modello comunitario unico di contrassegno, che poteva essere utilizzato in parallelo con i contrassegni rilasciati negli Stati membri, così che tutte le persone disabili, cittadini europei, potessero spostarsi liberamente con il loro veicolo e potessero usufruire dei parcheggi e dei servizi riservati nei Paesi dell’Unione.
Questo importante passaggio obbliga i Comuni italiani ad adeguarsi entro tre anni e quindi a rilasciare in tutt’Italia un contrassegno uguale per tutti, utilizzabile anche negli altri Paesi comunitari; per chi è già in possesso del contrassegno se ne potrà chiedere la sostituzione.
La norma risolverà quindi, almeno in parte le numerose questioni legate al contrassegno: d’ora in avanti ci si potrà spostare più tranquillamente anche da un comune ad un altro ed usare i parcheggi riservati, senza temere che il Comune dove ci si reca non riconosca il nostro contrassegno, emesso da altro ente.
Questo importantissimo primo passo dovrà poi svilupparsi in modo da rendere il contrassegno riconoscibile anche ai cosiddetti “varchi elettronici”. In molte città italiane l’accesso alle ZTL ed nelle corsie dei mezzi pubblici è regolato da sistemi di rilevazione elettronici o da sistemi video: attualmente è necessario telefonare al Comune prima di accedervi. Sistemi per il riconoscimento elettronico dei contrassegni permetteranno di evitare inutili multe e annosi percorsi poi di contestazione delle stesse.
In ogni caso questo era davvero il tassello indispensabile per uniformare i permessi, strumento imprescindibile per il diritto alla mobilità.