L’iter di attuazione del trattato in Italia va avanti. Il prossimo passo è finanziare le azioni del Piano Biennale per la disabilità per concretizzare le linee della Convenzione su accertamenti, lavoro, occupazione, barriere architettoniche, abilitazione/riabilitazione e vita indipendente delle persone disabili
La Conferenza Stato - Regioni ed Unificata nella seduta del 24 luglio 2013 - ha approvato il Programma di azione biennale che dovrà concretizzare la Convenzione ONU in Italia.
La Legge 18/2009, che ha ratificato la Convenzione ONU in Italia, ha previsto infatti anche la redazione di un Programma d’Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità (http://www.fishonlus.it/files/2013/03/programma_azione_disabilita.pdf), così da attuare, con azioni più specifiche e dettagliate, i principi generali della Convenzione.
Il piano è predisposto dall’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e dev’essere poi adottato con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, sentita la Conferenza Unificata e previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.
Così ha stabilito il Decreto Ministeriale n. 167 del 2010 (http://www.handylex.org/stato/d060710.shtml ).
Il Programma prevede sette linee di intervento che coprono trasversalmente gli aspetti più importanti per la realizzazione della piena inclusione nella vita sociale delle persone con disabilità: tra questi il sistema di accertamento (di rilevante interesse la parte dedicata alla revisione del sistema di accesso, riconoscimento/certificazione della condizione di disabilità che porterebbe ad una riforma della Legge 104/92 e ad una diversificazione e semplificazione dei processi); lavoro e occupazione, barriere architettoniche e vita indipendente sono alcune delle aree prioritarie verso cui indirizzare azioni e interventi per la promozione e la tutela dei diritti delle persone con disabilità.
La Conferenza Unificata ha espresso precise raccomandazioni: in primis incrementare il finanziamento destinato alle sperimentazioni regionali per le politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente; inoltre diviene di fondamentale importanza modificare il sistema di accertamento della disabilità, in quanto il sistema attuale risulta ormai obsoleto e non idoneo a valutare correttamente l’handicap. L’ente ha infine sottolineato la necessità di finanziare adeguatamente il piano per poterlo realizzare.
Dopo il via libera della Conferenza è fondamentale infatti che i contenuti e le linee di azione sviluppate nel Programma trovino concretezza attraverso finanziamenti certi ed adeguati.
Emerge quindi l’esigenza che il Governo individui le iniziative prioritarie e definisca i tempi per la presentazione alle Camere dei provvedimenti legislativi necessari ad attuare le azioni e gli interventi individuati nel programma stesso.