Dal 1 dicembre 2017 è possibile presentare al proprio Comune di residenza la domanda di “Reddito d’Inclusione” (REI): un contributo mensile per i nuclei estremamente poveri, a supporto di progetti di reinserimento lavorativo e sociale. Il REI sostituisce il precedente contributo denominato SIA, la carta acquisti ed anche l’assegno di disoccupazione (Asdi), con qualche piccola novità.
Vediamo chi può accedervi, come, e quale intervento prevede.
Beneficiari
Possono accedere le famiglie con redditi estremamente bassi calcolati tramite ISEE, che abbiano questi requisiti:
• ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro;
• ISRE (l'indicatore reddituale dell'ISEE, ossia l'ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro;
• un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
• un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8mila euro per la coppia e a 6mila euro per la persona sola).
• ISEE in corso di validità e, se in scadenza, rinnovato entro marzo 2018.
Bisogna inoltre essere cittadini italiani o europei o extra europei con permesso di soggiorno di lungo periodo e risiedere in Italia in via continuativa da almeno due anni.
Il nucleo familiare deve inoltre comprendere un minorenne; oppure una persona con disabilità e almeno un suo genitore o un suo tutore; o una donna in stato di gravidanza accertata (la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica); o ancora, un componente che abbia compiuto 55 anni con specifici requisiti di disoccupazione.
Inoltre la famiglia non deve:
• percepire già prestazioni di assicurazione sociale per l'impiego (NASpI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
• possedere autoveicoli e/o motoveicoli più nuovi di due anni (immatricolati nei due anni precedenti). Sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è possibile usufruire di una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità;
• possedere navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).
Condizione necessaria per accedere al beneficio è infine il Progetto personalizzato: gli operatori dei servizi sociali del Comune (individuati per questo compito) valuteranno insieme alla famiglia la situazione di bisogno e complessiva di tutto il nucleo familiare e individueranno compiti e impegni specifici per ciascuno, volti a superare lo stato di povertà e esclusione sociale. Se dalla valutazione iniziale emerge una problematica connessa esclusivamente alla mancanza di lavoro, il Progetto personalizzato è sostituito dal Patto di servizio o dal Programma di ricerca intensiva di occupazione. Il progetto o patto va sottoscritto e rispettato dal richiedente, pena la sospensione o revoca del contributo economico.
Come fare domanda
La domanda può essere presentata a partire dal 1° dicembre 2017 presso il Comune di residenza o eventuali altri punti di accesso, indicati dai Comuni stessi.
Il Comune raccoglie la domanda, tramite modello diffuso dall’INPS, e verifica i requisiti di cittadinanza e residenza. La domanda quindi viene inviata all’INPS entro 15 giorni lavorativi dalla ricezione.
L'INPS, entro i successivi 5 giorni, verifica il possesso degli altri requisiti (previo anche progetto personalizzato) e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio e invia a Poste Italiane la disposizione di accredito. Poste Italiane emette la carta REI e tramite lettera invita il beneficiario a recarsi presso qualunque ufficio postale abilitato al servizio per il ritiro. Prima di poter utilizzare la Carta, il titolare dovrà attendere il PIN, che gli verrà inviato in busta chiusa presso l'indirizzo indicato nella domanda.
Prestazioni e servizi previsti
Se il nucleo ha tutti i requisiti potrà accedere ad un contributo economico mensile caricato su una carta elettronica (la carta REI).
Il contributo economico varia in base al numero di componenti del nucleo familiare da 187,50 € mensili per famiglie di un solo componente sino a 485,41 € per i nuclei con 5 persone. Il contributo può essere ridotto in relazione ad altri redditi della famiglia o altre rendite assistenziali, esclusa ad esempio l’indennità di accompagnamento.
La carta REI può essere utilizzata per pagare varie utenze e prodotti e per prelevare sino al massimo la metà dell’importo concesso nel mese.
Il contributo viene erogato per 18 mesi e può essere rinnovato per altri 12 mesi (ma tra una erogazione e l’altra deve esserci una pausa di almeno 6 mesi).
I beneficiari della SIA continueranno a percepirne il relativo contributo economico, per tutta la durata e secondo le modalità previste. Questi ultimi saranno inoltre abilitati, a partire dal 1° gennaio 2018, ai prelievi di contante entro il limite previsto per il REI (240 euro al mese). La SIA però non è più in vigore e dal 1° Novembre 2017 non si possono più fare nuove domande per questo contributo. Decadono di conseguenza anche i vecchi requisiti ad esso legati.