26 MAGGIO 2010: GIORNATA MONDIALE DELLA SCLEROSI MULTIPLA
QUANTIFICARE I COSTI DELLA SCLEROSI MULTIPLA: Una ricerca mondiale condotta in 125 paesi tra le persone colpite da Sclerosi Multipla mostra che quasi la metà di coloro che hanno dovuto abbandonare il lavoro a causa della sclerosi multipla lo hanno fatto entro tre anni dal momento della diagnosi della malattia. Tale ricerca ha anche sottolineato l’importanza di un orario di lavoro flessibile per consentire alle persone con SM di continuare a lavorare. Questa ricerca, divulgata in occasione della Giornata Mondiale per la SM, è la prima ad essere condotta su scala mondiale.
Inoltre, un nuovo report divulgato in data odierna, Impatto Economico Globale della Sclerosi Multipla, stima che il costo medio totale della malattia gravante su ogni persona colpita e sulla società nel suo insieme ammonta a $ 1,2 milioni (€ 890.000, £800.000) [1][2][3]. La perdita del posto di lavoro, o il pensionamento anticipato, è stato considerato come il principale fattore di costo che contribuisce a tale costo finanziario.
James Wolfensohn, ex Presidente della Banca Mondiale, ed uno degli ex Presidenti della Multiple Sclerosis International Federation (MSIF) ha dichiarato che l’impatto economico della SM mette in luce l'esigenza di una risposta globale maggiormente concertata alla malattia.
“In occasione della Giornata Mondiale per la SM, ci vengono ricordati i costi imposti dalla SM su coloro che sono affetti dalla malattia, sulle loro famiglie, e sulla società nel suo insieme. Il report pubblicato oggi mostra che la perdita del posto di lavoro è il fattore più rilevante di questi costi. Si tratta di un’area in cui possiamo conseguire progressi di rilievo con la cooperazione dei governi, dei datori di lavoro, e delle persone affette da SM,” ha dichiarato Wolfensohn.
Alla domanda relativa a quali cambiamenti avrebbero consentito alle persone con SM di continuare a lavorare, in cima all’elenco delle risposte troviamo accordi di lavoro flessibile, seguiti da una maggiore consapevolezza da parte dei datori di lavoro e dei colleghi su come la malattia colpisca la capacità di una persona di operare in un ambiente di lavoro. Tra i suggerimenti proposti dalle persone colpite da SM per consentire loro di portare a termine la giornata di lavoro vi sono misure semplici quali la possibilità di avvalersi di uno spazio nel quale riposare.
“La SM spesso colpisce le persone nei primi decenni della propria vita lavorativa. Il costo pagato dalla società per l’abbandono definitivo di queste persone del mondo del lavoro è enorme” ha dichiarato Peer Baneke, CEO della MSIF.
“I Governi e i datori di lavoro possono fare la differenza tramite politiche e pratiche occupazionali migliori. È necessario che ci sia una maggiore consapevolezza del fatto che una diagnosi di SM non deve significare un’intera vita senza lavoro. Le persone con SM in tutto il mondo continuano a lavorare e a contribuire alla società, ma ciò richiede una certa flessibilità da parte dei datori di lavoro, oltre al sostegno da parte dei governi”, ha aggiunto Peer Baneke.
La SM è presente in tutti i paesi del mondo, ed è una delle malattie neurologiche più comuni tra le persone in età compresa tra 20 e 40 anni. Colpisce almeno il doppio delle donne rispetto agli uomini. Fino al 60% delle persone cui è stata diagnosticata la SM soffriranno di una disabilità a lungo termine. Ad oggi, non vi è né una causa accertata, né una cura.
Per maggiori informazioni in merito alla Giornata Mondiale per la SM, contattare:
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Responsabile Comunicazione e ufficio stampa AISM Nazionale:
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[1] Relativo a 15 paesi per i quali sono disponibili stime complete.
[2] Le stime rappresentano medie per i paesi ad alto reddito così come da definizione della Banca Mondiale
[3] 39 mila euro il costo medio annuo per ogni persona con SM