MSIF Research News del 25 maggio 2011
Depressione, disabilità, disturbi cognitivi e fatica
La presente ricerca italiana aveva lo scopo di identificare la frequenza di sintomi depressivi ed i fattori che predicono la comparsa della depressione nelle persone con sclerosi multipla, e determinare se esiste una correlazione tra deficit cognitivo, fatica e disabilità. Sono stati valutati, tramite Beck Depression Inventory-Fast Screen, 255 persone con SM e 166 soggetti sani. I risultati suggeriscono che i sintomi depressivi erano significativamente più frequenti e gravi nelle persone con SM rispetto ai controlli sani e che il grado di disabilità era predittivo della depressione. Invece il deficit cognitivo non risultava correlato con la depressione e infine la fatica era correlata a disturbi dell’attenzione e della memoria e alla depressione.
Mattioli F, Bellomi F, Stampatori C, Parrinello G, Capra R. Neurol Sci. 2011 May 19. [Epub ahead of print]
Nuovo protocollo di RM per valutazione permeabilità barriera emato-encefalica
Utilizzando un nuovo protocollo di risonanza magnetica contrasto-dinamica, gli autori hanno provato a produrre una tecnica più accurata e riproducibile per la misura della permeabilità di barriera emato-encefalica nelle lesioni captanti il gadolinio della SM. Il nuovo protocollo ha portato a errori simulati su K(trans) del 7% -10%, rispetto al 7% -30% del protocollo convenzionale, ed era più robusto rispetto alla compensazione tra acquisizioni e tempo di inizio dell’iniezione, nelle differenze di forma del primo passaggio di picco e nei valori di permeabilità.
Jelescu IO, Leppert IR, Narayanan S, Araújo D, Arnold DL, Pike GB. J Magn Reson Imaging. 2011 Jun;33(6):1291-300. doi: 10.1002/jmri.22565
Atrofia del corpo calloso e fatica nella sclerosi multipla
Gli autori di questo studio, che aveva come obiettivo ricercare il rapporto tra la progressione dell’atrofia del corpo calloso (CC) e la fatica nella SM, hanno valutato, tramite RM e somministrazione della Fatigue Severity Scale, 70 persone con SM recidivante remittente. Complessivamente, gli autori hanno trovato che il 40% delle persone con SM aveva problemi di stanchezza e che le persone che presentavano fatica avevano più alti punteggi alla scala EDSS. Inoltre l'atrofia del CC era maggiore nelle persone che aveva fatica da SM. Tale ricerca suggerisce un possibile ruolo dell’atrofia del CC nell'evoluzione della fatica legata alla SM.
Yaldizli O, Glassl S, Sturm D, Papadopoulou A, Gass A, Tettenborn B, Putzki NJ Neurol. 2011 May 19
MSIF Research News del 18 maggio 2011
Progressiva diminuzione dell’anisotropia frazionaria del corpo calloso
I ricercatori hanno effettuato tramite uno studio di neuroimmagini tramite tecnica del tensore di diffusione (DTI) del corpo calloso in persone con sclerosi multipla secondariamente progressiva (SMSP) e hanno osservato che l’anisotropia frazionaria (FA) e le misure di diffusività media sono rimaste invariate nelle persone che non avevano miglioramento nelle sequenze T1 dopo somministrazione di gadolinio. Tuttavia, le persone che avevano una attivazione dopo gadolinio, hanno mostrato significative, progressive diminuzioni della FA nel corpo e splenio del corpo calloso. Gli autori concludono il lavoro affermando che i risultati dello studio suggeriscono che il DTI subisce variazioni più rapide e longitudinali nelle persone con sclerosi multipla secondariamente progressiva con attività infiammatoria di malattia rispetto a coloro che non presentano attivazione/captazione del gadolinio.
Tian W, Zhu T, Zhong J, Liu X, Rao P, Segal BM, Ekholm S Neuroradiology. 2011 May 13. [Epub ahead of print]
Il rapporto di trasferimento di magnetizzazione come indicatore della condizione della mielina nella SM
Questo studio aveva come scopo quello di indagare la correlazione tra contenuto di acqua (WC) e il rapporto di trasferimento di magnetizzazione (MTR) nel cervello normale e nella SM. Utilizzando tecniche quantitative di risonanza magnetica, i ricercatori sono stati in grado di calcolare il WC, il contenuto d'acqua della mielina, il T(1) tempo di rilassamento e l’MTR in persone con SM e nei controlli sani. I risultati dello studio suggeriscono che esisterebbe una correlazione diretta tra MTR e WC in persone con SM. Gli autori ritengono che sia un'indicatore poichè l'infiammazione e l’edema influenzano l’MTR.Per questo motivo deve essere usata cautela quando si associa l’MTR esclusivamente con il contenuto della mielina.
Vavasour IM, Laule C, Li DK, Traboulsee AL, MacKay ALJ Magn Reson Imaging. 2011 Mar;33(3):713-8. doi: 10.1002/jmri.22441. Epub 2011 Feb 1.
Trial randomizzato di un programma di teleconferenza per gestire la fatica nelle persone con SM
Questo studio ha esaminato l'effetto sul sintomo fatica nelle persone con SM dopo partecipazione ad una teleconferenza avente l’obiettivo di gestire la fatica. I ricercatori hanno assegnato casualmente le persone a due gruppi, uno attivo e uno di controllo.
I risultati suggeriscono che il programma è stato più efficace nel ridurre l’impatto della fatica sulle persone rispetto alla gravità fatica. I cambiamenti sono stati mantenuti per 6 mesi con effetti moderati. Gli autori concludono che i loro risultati sono a sostegno dell’utilizzo della teleconferenza nella gestione della fatica consentendo alle persone con SM di gestire questo sintomo invalidante.
Finlayson M, Preissner K, Cho C, Plow M Mult Scler . 2011 May 11. [Epub ahead of print]
MSIF Research News del 11 maggio 2011
Funzione vascolare e la sclerosi multipla
Gli autori hanno valutato la funzione vascolare ed il potenziale ruolo dello stress ossidativo nelle persone con SM rispetto ai controlli sani. È stata effettuata una valutazione mediante Doppler a ultrasuoni della dilatazione dell'arteria brachiale flusso-mediata (FMD) e dell’iperemia reattiva su entrambi i gruppi, tramite anche dosaggio della proteina C-reattiva (CRP) e idroperossidi lipidici (LH), la capacità di ferro riduzione del plasma (FRAP ), superossido dismutasi (SOD), e l'attività della catalasi. La funzione vascolare, valutata tramite FMD e iperemia reattiva, non era ridotta nei pazienti con SM rispetto ai controlli. Inoltre, non vi era alcuna evidenza di infiammazione sistemica elevata o di stress ossidativo nelle persone che erano in fase di remissione. Gli autori commentano i loro risultati suggerendo che un’alterata funzione vascolare, elevata infiammazione e stress ossidativo non sarebbero necessariamente associate alla SM.
Fjeldstad AS, McDaniel J, Witman MA, Ives SJ, Zhao J, Rose JW, Hannon J, Wray DW, Richardson RS. J Neurol. 2011 May 5. [Epub ahead of print]
Infiammazione centrale rispetto a processi infiammatori periferici nella sclerosi multipla
Gli autori hanno studiato l'espressione della citochina pro-infiammatoria IL17 e delle cellule che producono T-regolatorio (Treg), Foxp3, CD25, IL10 e TGF-beta, che sono in grado di sopprimere l'attività delle cellule Th17 nella SM. I risultati ottenuti hanno mostrato che i livelli circolanti di Th17 e cellule Treg nel sangue periferico sono correlati, così come l'espressione della citochina pro-infiammatoria IL17 e delle citochine IL10 anti-infiammatorie prodotte da parte delle cellule CD4. Nessuna chiara correlazione tra le concentrazioni delle citochine IL10 e IL17 nel liquor cerebrospinale (LCS) è stato verificata nelle persone con SM, invece vi era una correlazione negativa al momento delle ricadute, e una correlazione negativa anche tra i livelli totali di IL17-LCS e i livelli di TGF-beta. Gli autori suggeriscono come questi dati siano a favore di una mancata regolamentazione centrale dell’ equilibrio pro-anti-infiammatori in questa malattia.
Edwards LJ, Sharrack B, Ismail A, Tumani H, Constantinescu CS J Neurol. 2011 Mar 9. [Epub ahead of print]
Diminuzione del volume ippocampale nella sclerosi multipla
Gli autori hanno dimostrato che i volumi della zona corno-temporale, quando usati come misura indiretta di atrofia ippocampale, correlano con due dei più gravi problemi clinici nelle persone con SM: disturbi della memoria e depressione. Gli autori suggeriscono che il legame tra volume del corno temporale, il consolidamento e la depressione possono essere segnali di atrofia ippocampale, come suggerito dalla loro localizzazione adiacente neuroanatomica, e dalla somiglianza in perdita funzionale a seguito del deperimento di queste due strutture.
Kiy G, Lehmann P, Hahn HK, Eling P, Kastrup A, Hildebrandt H. Mult Scler. 20 11 May 5. [Epub ahead of print]
MSIF Research News del 3 maggio 2011
Studio multicentrico del donezepil nei disturbi della memoria nella SM
Uno studio randomizzato multicentrico in doppio cieco ha valutato i disturbi della memoria in pazienti con SM dopo somministrazione di 10 mg al giorno di donezepil rispetto alla somministrazione di placebo. Lo studio non ha evidenziato alcuna differenza significativa dell’attività cognitiva misurata con un test specifico sulla memoria verbale denominato Selective Reminding Test (SRT) tra il gruppo trattato e il gruppo placebo, al contrario le persone hanno avuto l’impressione di cambiamenti nella loro memoria.
Krupp LB, Christodoulou C, Melville P, Scherl WF, Pai LY, Muenz LR, He D, Benedict RH, Goodman A, Rizvi S, Schwid SR, Weinstock-Guttman B, Westervelt HJ, Wishart H Neurology. 2011 Apr 26;76(17):1500-7.
Associazione tra Mycobacterium avium subsp. Paratuberculosis e sclerosi multipla nelle persone sarde
Un interessante studio, finanziato in parte dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, è stato condotto in Sardegna per valutare la possibile associazione tra infezione da Mycobacterium avium subsp. Paratuberculosis (MAP, batterio responsabile della paratubercolosi bovina) e la sclerosi multipla. I ricercatori hanno valutato la presenza di DNA di Mycobacterium avium subsp. Paratuberculosis e la risposta immunitaria al Mycobacterium avium subsp. Paratuberculosis in persone con SM e in controlli sani. Nelle persone con SM si è osservata la presenza di DNA di Mycobacterium avium subsp. Paratuberculosis nel 42% dei casi e una risposta immunitaria umorale contro la proteina MAP estremamente significativa Gli autori suggeriscono che potrebbe esserci una associazione tra l’agente patogeno studiato e la SM. I ricercatori sottolineano la necessità di ulteriori studi per eventualmente confermare il possibile ruolo del Mycobacterium avium subsp. Paratuberculosis come possibile fattore scatenante della SM in persone geneticamente predisposte.
Cossu D, Cocco E, Paccagnini D, Masala S, Ahmed N, Frau J, Marrosu MG, Sechi LA PLoS One. 2011 Apr 13;6(4):e18482
Valutazione atrofia midollo spinale con risonanza magnetica a 3 Tesla
Effettuando analisi di risonanza a 3 Tesla del midollo spinale, gli autori si erano posti come obiettivo quello di studiare la topografia dell’atrofia del midollo spinale in pazienti con SM rispetto ai controlli sani. Hanno trovato una tendenza alla riduzione dei volumi del midollo spinale nelle forme progressive di SM a livello del tratto cervicale superiore rispetto ai controlli, tale riduzione è risultata significativa nel confronto con il gruppo recidivante remittente (RR) e con i soggetti con sindrome clinicamente isolata (CIS). Al contrario hanno trovato una tendenza verso un aumento dei volumi del midollo spinale del tratto cervicale e toracico più significativo a livello di T10 nelle persone con forme RR e CIS rispetto ai controlli sani. Gli autori ritengono che i volumi osservati nelle forme di SM RR e CIS potrebbero riflettere la presenza di infiammazione e edema, suggerendo come la specificità delle misure di volume del midollo spinale potrebbe avere un uso limitato per valutare effetti delle terapie neuroprotettive.
Klein JP, Arora A, Neema M, Healy BC, Tauhid S, Goldberg-Zimring D, Chavarro-Nieto C, Stankiewicz JM, Cohen AB, Buckle GJ, Houtchens MK, Ceccarelli A, Dell'oglio E, Guttmann CR, Alsop DC, Hackney DB, Bakshi R AJNR Am J Neuroradiol. 2011 Apr 28. [Epub ahead of print]