MSIF Research News ottobre 2010
28 ottobre 2010
Relazione tra deficit cognitivi e misure di risonanza magnetica non convenzionale nelle CIS
I deficit cognitivi sono frequenti nelle persone con SM e sono stati associati a cambiamenti morfologici del cervello. Gli autori hanno analizzato le performance cognitive e specifiche misure di RM non convenzionali in persone con SM recidivante remittente (SMRR) e con Sindrome Clinicamente Isolata (CIS). Essi hanno visto che i cambiamenti delle misure morfologiche in RM potrebbero essere un segnale precoce dei cambiamenti tissutali collegati ad una ridotta velocità di elaborazione mentale nelle CIS diversamente dalle SMRR.
Cognitive impairment in relation to MRI metrics in patients with clinically isolated syndrome. Khalil M, Enzinger C, Langkammer C, Petrovic K, Loitfelder M, Tscherner M, Jehna M, Bachmaier G, Wallner-Blazek M, Ropele S, Schmidt R, Fuchs S, Fazekas F. Mult Scler. 2010 Oct 18
Studio sulla tollerabilità e sicurezza di una nuova formulazione del Glatimer Acetato
La somministrazione giornaliera di glatimer acetato (GA) è un trattamento di prima linea nelle SMRR. L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare gli effetti di un volume ridotto della formulazione standard di GA rispetto alla comparsa dei dolori da iniezione e reazioni nel sito di iniezione. Gli autori hanno valutato persone con SMRR a cui sono stati somministrati due diversi volumi di formulazione di GA: 20mg/1.0ml (che è la formulazione commercializzata) oppure 20mg/0.5ml (volume di formulazione ridotto) per 14 giorni. Le persone con SM hanno annotato giornalmente in un diario gli effetti collaterali riscontrati e gli autori hanno concluso che, nonostante gli effetti collaterali fossero rari per entrambe le preparazioni di GA utilizzate, la gravità delle reazioni era minore e si presentavano meno sintomi utilizzando la formulazione a volume ridotto.
Tolerability and safety of novel half milliliter formulation of glatiramer acetate for subcutaneous injection: an open-label, multicenter, randomized comparative study.Anderson G, Meyer D, Herrman CE, Sheppard C, Murray R, Fox EJ, Mathena J, Conner J, Buck PO.Neurol. 2010 Oct 16.
Valutazione di geni non MHC associati alla SM in India
La prevalenza della SM in India è bassa se confrontata a quella della popolazione caucasica del Nord Europa. Gli autori hanno studiato una specifica associazione genomica in 197 persone Indiane con SM e concludono che alcuni geni di suscettibilità della SM nella popolazione Indiana potrebbero essere simili a quelli trovati nelle popolazioni occidentali.
Evaluation of the established non-MHC multiple sclerosis loci in an Indian population.
Pandit L, Ban M, Sawcer S, Singhal B, Nair S, Radhakrishnan K, Shetty R, Misri Z, Hedge S, Bhat IG.Mult Scler. 2010 Oct 15.
26 ottobre 2010
Massaggi addominali per diminuire la stipsi nella SM.
Gli autori hanno studiato l’utilità del massaggio addominale, come misura di gestione della stipsi nelle persone con SM, in particolare 30 persone con il problema della stipsi sono state trattate o con la sola consulenza in materia di gestione dei disturbi intestinale o con la consulenza e l’insegnamento di una metodica di massaggio addominale. Entrambi gli interventi sono stati valutati con metodi standardizzati per la valutazione della stitichezza e in entrambi i casi vi è stato un miglioramento della sintomatologia, anche se il gruppo in cui era stato impiegato il massaggio mostrava miglioramenti maggiori rispetto all’altro. Questo piccolo studio pilota suggerisce che il massaggio addominale fatto dalla persona stessa o da un familiare può essere utile nella gestione della stipsi.
Abdominal massage for the alleviation of constipation symptoms in people with multiple sclerosis: a randomized controlled feasibility study Mult Scler. 2010 Oct 12.
Consumo di Vitamina D nell’adolescenza e rischio di sviluppare SM
Gli autori hanno condotto un’interessante studio retrospettivo sull’assunzione di vitamina D durante l'adolescenza, utilizzando dati provenienti da questionari sulle abitudini alimentari su una popolazione costituita da infermiere professionali. L’assunzione totale di vitamina D durante l'adolescenza non è stata associata con il rischio di sviluppare la SM, ma l'assunzione di vitamina D maggiore alle 400 unità internazionali al giorno è stata associata ad una riduzione del rischio statisticamente non significativo. È interessante notare che l'assunzione di latte intero, fonte importante di vitamina D nella dieta, è stato associato ad un aumentato del rischio. Tenendo conto dei limiti del disegno dello studio, alcune indicazioni utili dovrebbero ancora essere acquisite da questi risultati circa l'importanza della vitamina D nella SM.
Dietary intake of vitamin D during adolescence and risk of multiple sclerosis. J Neurol. 2010 Oct 14.
Sindrome infiammatoria da ricostituzione immunitaria nelle persone con SM in trattamento con natalizumab
Gli autori hanno condotto uno studio prospettico di coorte dopo l’interruzione volontaria del trattamento con natalizumab in 32 persone con SM che avevano ricevuto almeno 12 infusioni consecutive. La durata media di interruzione della terapia è stata di 4 mesi con un massimo di 6 mesi; 9 delle 11 ricadute che si sono verificate in questo periodo sono state di intensità moderata e sono state associate ad una diffusa attività infiammatoria alla risonanza magnetica. Le immagini osservate e il reperto dell’esame liquorale in tali occasioni ha evidenziato la comparsa della sindrome IRIS (Sindrome infiammatoria da ricostituzione immunitaria). Le persone più giovani e quelle con maggiore evidenza di attività infiammatoria al momento di iniziare la terapia sembrano essere le persone maggiormente a rischio in seguito ad interruzione del trattamento. Il documento sottolinea la necessità di attenta considerazione nei casi dove la terapia con natalizumab deve essere interrotto e la necessità di strategie efficaci per minimizzare il rischio.
Immune Reconstitution Inflammatory Syndrome in Patients with Multiple Sclerosis Following Cessation of Natalizumab Therapy Miravalle A, Jensen R, Kinkel RP. Arch Neurol. 2010 Oct 11
Mezzi di compensazione dei disturbi cognitivi nella SM
La SM può essere caratterizzata frequentemente da disturbi cognitivi e da danni diffusi al cervello. Gli autori hanno valutato una quindicina di persone con SM recidivante-remittente e 20 controlli sani con una particolare risonanza magnetica detta funzionale (fMRI). Hanno trovato che i meccanismi funzionali di compensazione potrebbero permettere di conservare delle buone performance a livello delle funzioni cognitive, agendo tramite il reclutamento di nuove regioni cerebrali. Tuttavia questo meccanismo sarebbe dipendente dal danno tissutale diffuso e hanno concluso che una richiesta di funzioni cognitive elevate potrebbe determinare un’insufficienza dei meccanismi compensatori, con conseguente alterazione cognitiva nei pazienti con SM.
Cognitive compensation failure in multiple sclerosis. Neurology. 2010 Oct 5;75(14):1241-8.
Livelli di MxA come potenziale biomarcatore dell’attività della SM
Gli autori hanno studiato 116 persone con SM e hanno valutato la concentrazione di una specifica proteina del sangue, correlandola alle ricadute cliniche e ai dati di risonanza magnetica, ottenuti all’inizio dello studio e nel follow-up. Essi hanno scoperto che questa proteina (MxA) potrebbe essere correlata alle ricadute cliniche, al numero di lesioni captanti il mezzo di contrasto alla risonanza magnetica e che potrebbe essere anche indicativa del tempo entro cui si realizzerebbero le ricaduta successive. In questo modo i ricercatori hanno confermato che la proteina MxA potrebbe essere un potenziale biomarker per l’attività clinica della malattia.
Spontaneous MxA mRNA level predicts relapses in patients with recently diagnosed MS.
Neurology. 2010 Oct 5;75(14):1228-33.
Analisi dei livelli di glutatione nelle persone con SM secondariamente progressiva con tecniche di RM non convenzionale
I livelli di disabilità per le persone con SM secondariamente progressiva (SMSP) spesso peggiorano nonostante le immagini di Risonanza Magnetica (RM) risultino stabili. Questo fenomeno potrebbe spiegare la presenza di uno stress ossidativo che causa effetti tossici attraverso la produzione di sostanze che danneggiano tutti i componenti della cellula. Utilizzando tecniche di RM non convenzionali, gli autori hanno confrontato i valori di uno specifico metabolita, il glutatione, in persone con SMSP e in controlli sani. Livelli più bassi di glutatione nelle persone con SM potrebbe indicare la presenza di stress ossidativo nella SMSP. Questo processo alla fine potrebbe essere responsabile del declino funzionale progressivo della SMSP.
Lower levels of glutathione in the brains of secondary progressive multiple sclerosis patients measured by 1H magnetic resonance chemical shift imaging at 3 T Mult Scler. 2010 Oct 4.
La concentrazione di osteopontina aumenta durante le ricadute della SM
La citochina osteopontina (OPN) è una proteina specifica che potrebbe avere un potenziale ruolo nella SM, come biomarcatore candidato per l’attività di malattia. Gli autori hanno esaminato la concentrazione di OPN nel liquor cerebrospinale in varie forme di SM. Dopo tre anni di follow up, hanno visto che la concentrazione dell’osteopontina nel liquor potrebbe essere un indicatore dell’attività di malattia nella SMRR, presumibilmente riflettendo l’infiammazione in corso che avviene in questa forma di malattia.
Osteopontin concentrations are increased in cerebrospinal fluid during attacks of multiple sclerosis Mult Scler. 2010 Oct 4.