Lanciato l’8 luglio, il Progetto “Pronti per l’indipendenza?” intende costruire percorsi per una reale possibilità di vita indipendente e una piena inclusione delle persone con disabilità, in linea con quanto indicato dal recente Decreto n. 62 del 3 maggio 2024, entrato in vigore il 30 giugno, che mette al centro di ogni progettualità e percorso la persona come persona, con i propri bisogni, desideri e aspettative.
Durerà 18 mesi e sarà un tassello in più per realizzare quanto indicato anche dall’Agenda della Sclerosi Multipla e patologie correlate 2025.
Partendo dal punto di domanda del titolo, il progetto proposto da FISH intende fornire alle persone con disabilità e ai loro familiari, nel nuovo contesto generato dalle recenti normative, formazione e supporto alle persone con disabilità, alle loro famiglie, alle reti associative territoriali e agli operatori del settore, per favorire l’acquisizione di competenze e la consapevolezza delle opportunità in materia di “vita indipendente ed inclusione nella società”, delle opportunità che ci sono e che dovrebbero essere garantite dal sistema dei servizi e dalla comunità di riferimento.
È inoltre prevista la promozione e la creazione di una rete di supporto e consulenza alla pari in grado di offrire in maniera strutturata e strutturale sostegno, scambio di esperienze tra le persone coinvolte, condivisione di buone pratiche e al fine di creare un ambiente di supporto reciproco in grado di stimolare, motivare e capacitare in direzione della definizione e perseguimento dei propri obiettivi di vita.
Il progetto coinvolgerà circa 120 persone con disabilità nei percorsi di formazione e sensibilizzazione, mentre saranno poi 24 le persone che sperimenteranno percorsi di vita indipendente costruiti in base alle loro aspettative e desideri.
Il Presidente FISH Vincenzo Falabella, lanciando l’iniziativa ha evidenziato che «con questo progetto intendiamo costituire un’esperienza di riferimento, un modello realizzato per un nuovo welfare flessibile, personalizzato, consapevole, che non sia più solo pensato e realizzato come offerta di servizi finalizzati alla “protezione delle persone vulnerabili”, ma si configuri come uno strumento di inclusione che parte dalle persone, dal riconoscimento delle loro aspettative, speranze e ambizioni. In Italia oggi è il tempo di realizzare quanto previsto dalla Convezione ONU sui Diritti delle Persone con disabilità secondo cui le persone possono, devono e vogliono essere riconosciute come persone prima ancora e oltre il fatto di essere persone con disabilità».
Gianluca Pedicini, Presidente della Conferenza Persone con sclerosi multipla, presente all’evento di lancio in rappresentanza di AISM ha ribadito: «Noi di AISM siamo in campo per dare sostanza a questo progetto e alla visione da cui nasce, che è pienamente coerente con quanto affermato dalla nostra Carta dei Diritti e dall’Agenda della Sclerosi Multipla e patologie correlate 2025. Ci crediamo e lavoriamo con FISH per arrivare a un welfare inclusivo. Vogliamo un welfare che parta da noi, dai nostri bisogni e aspettative, che ci dia la possibilità di giocarcela alla pari con tutti. E siamo pronti a fare la nostra parte perché cambi lo stato delle cose non solo nelle normative ma nella realtà di vita di tutte le persone con disabilità e dei familiari».
In conferenza stampa sono intervenuti anche la Presidente dell’Osservatorio Disabilità Regione Umbria, Paola Fioroni, il Presidente di Avi Umbria, Andrea Tonucci, il Direttore di Ledha, Giovanni Merlo, la responsabile di progetto, Giuseppa Adamo.
Insieme lavoreremo per un’Italia inclusiva che dalle persone parta e alle persone arrivi.