Pubblica amministrazione: scatta l'obbligo di assumere persone svantaggiate
Il Decreto Legge entrato in vigore il 1° settembre impone un riconteggio dei posti dedicati alle categorie più deboli e l’obbligo di assumere la quota di riserva, tra cui persone con disabilità
Le Pubbliche amministrazioni dovranno procedere a rivedere il numero di assunzioni obbligatorie per le categorie protette e adeguare i posti con la quota di riserva di persone svantaggiate, tra cui quelle con disabilità.
È ciò che emerge dal Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 101 “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni” pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrato in vigore il 1° Settembre 2013. Il DL ha tra i suoi obiettivi il bilanciamento dell’interesse generale alla riduzione dei costi della P.A. con la tutela del diritto fondamentale al lavoro per le categorie più deboli.
Viene dunque superato il Parere – espresso il 22 maggio 2013 dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio n. 23580 – che aveva di fatto bloccato le assunzioni del personale nella PA tutelate dalla Legge 68/99. Nel dettaglio, l’articolo 7 (commi 6 e 7) prevede una deroga al divieto di nuove assunzioni per le amministrazioni pubbliche con personale in eccedenza o in soprannumero rispetto alle dotazioni organiche e l’obbligo quindi da parte delle stesse di assumere – anche in questo caso – la quota di riserva di persone svantaggiate, tra cui le persone con disabilità.
A monitorare l’adempimento di tale obbligo sarà il Dipartimento per la funzione pubblica e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Secondo il vice Ministro Maria Cecilia Guerra l’approvazione di questa disposizione è la prima conferma da parte del Governo della volontà di portare avanti e concretizzare azioni a tutela della persone con disabilità – in questo caso relative ad incentivare l’inserimento lavorativo dei disabili – in continuità con quanto contenuto nel Piano di Azione sulla Disabilità (la Conferenza Stato-Regioni ed Unificata nella seduta del 24 luglio 2013 ha espresso parere favorevole sul Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità).
Da non dimenticare infine l’incremento di 30 milioni in due anni (10 milioni di euro nel 2013 e 20 milioni nel 2014) del Fondo per il diritto al lavoro di persone disabili, altro importante segnale di inversione di tendenza per quanto riguarda la tutela dei diritti delle persone con disabilità.