Prevista nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la cosidetta Legge Delega sulla disabilità ha l'obiettivo principale di modificare e introdurre un sistema di norme “nell'ottica della de-istituzionalizzazione e della promozione dell'autonomia delle persone con disabilità".
Il Disegno di legge era stato approvato dal Governo a fine Ottobre 2021 e ne avevamo già parlato; con rito abbreviato è stato approvato in Senato il 20 dicembre 2021 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dello stesso mese. Prevede un finanziamento di 800 milioni complessivamente nel triennio 2021-2023.
Nucleo centrale della riforma è la realizzazione di un sistema di accertamento nuovo e di servizi socio sanitari per le persone disabili volti alla loro autodeterminazione, vita indipendente e inclusione, in linea con la Convenzione ONU delle persone con disabilità.
In particolare, sarà realizzato un sistema di riconoscimento e valutazione della disabilità su due livelli:
- Una valutazione di base in conformità con la definizione di disabilità della Convenzione ONU, svolta con sistemi in coerenza con la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (ICD) e la classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF). Questa valutazione sostituirà tutti gli accertamenti medico legali di invalidità, handicap, ecc. Dovrà anche contenere le informazioni con i requisiti per consentire alle persone di accedere alle diverse agevolazioni e servizi attualmente collegati a invalidità, handicap, ecc. (agevolazioni fiscali, contrassegno, ecc.).
- Una valutazione multidimensionale volta a raccogliere e mettere a sistema tutte le informazioni e gli elementi relativi alla persona con disabilità e al suo contesto di vita, al fine di elaborare poi e realizzare il “progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato”.
Posta all’interno della Missione 5 del PNRR – “Inclusione e Coesione” - la riforma delle norme per le persone con disabilità (Riforma 1.1: Legge quadro per le disabilità ), prevede quindi il rafforzamento e la qualificazione dell'offerta di servizi sociali da parte degli Ambiti territoriali, la semplificazione dell'accesso ai servizi socio-sanitari, la revisione delle procedure per l'accertamento delle disabilità, la promozione dei progetti di vita indipendente, la promozione delle unità di valutazione multidimensionale sui territori, in grado di definire progetti individuali e personalizzati ex art. 14 Legge n. 328/00 e legge 112/2016, anche attraverso l’implementazione territoriale dei Punti Unici di Accesso per le persone con Disabilità (PUA) quali strumenti per la valutazione multidimensionale.”
La legge delega per sua natura è una norma generale che detta le linee da seguire, ma non costituisce già prestazioni, servizi e diritti soggettivi per le persone disabili.
Il Governo dovrà adottare, entro venti mesi dalla data di entrata in vigore di questa legge, i decreti legislativi per la revisione e il riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità in linea con quanto previsto.
Riepiloghiamo i principali contenuti:
a) definizioni della condizione di disabilità e revisione, riordino e semplificazione della normativa di settore;
b) accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base, sostituendo e unificando in un unico processo valutativo di primo livello, per così dire, tutti gli accertamenti di invalidità, handicap, collocamento mirato, scuola, ecc.;
c) valutazione multidimensionale della disabilità, realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato;
d) informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione;
e) riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità;
f) istituzione di un Garante nazionale delle disabilità;
g) potenziamento dell'Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Le legge delega sulla disabiltà è una norma con enormi potenzialità, volte a riformare tutte le politiche e i servizi per le persone disabili sulla cui concreta realizzazione l’Associazione, insieme a FISH e tutto il movimento delle persone diabili, sarà sicuramente impegnata nei prossimi anni.