La riabilitazione cognitiva tramite computer può rallentare il deterioramento cognitivo nei pazienti con sclerosi multipla
Circa la metà delle persone con SM presentano disfunzioni cognitive. Il deficit cognitivo può comportare difficoltà nel ricordare, imparare cose nuove, di concentrazione o nel prendere decisioni che riguardano la vita quotidiana. Tali disfunzioni possono iniziare presto, e possono essere indipendenti dalla disabilità fisica. La riabilitazione cognitiva è stata utilizzata per rallentare il deterioramento cognitivo in persone con SM, anche se la sua applicazione ha prodotto risultati misti. Recenti studi hanno valutato l'effetto della riabilitazione cognitiva basata sul computer, e hanno osservato miglioramenti significativi in diverse funzioni mentali, tra cui l'attenzione e l'apprendimento verbale. L'efficacia della riabilitazione cognitiva è sostenuta anche da studi di risonanza magnetica che hanno mostrato miglioramenti nelle connessioni neurali in persone con SM.
In questo studio recentemente pubblicato su Journal of Neurology, i ricercatori italiani hanno creato un programma di riabilitazione cognitiva basata sul computer per soggetti con deterioramento cognitivo e SM recidivante-remittente (SMRR). Trentadue persone con SMRR hanno seguito un programma di riabilitazione cognitiva tramite computer di 50 minuti, due volte alla settimana per otto settimane. I ricercatori hanno visto che le persone che hanno partecipato allo studio, hanno mostrato miglioramenti significativi in attenzione, velocità di elaborazione, memoria e performance visive e verbali.
Sulla base di questi risultati, i ricercatori propongono che un più ampio programma di riabilitazione mediata dal computer dovrebbe essere iniziato precocemente nel corso della malattia, quando il danno strutturale al cervello non è avanzato, consentendo in tal modo al cervello o alla riserva cognitiva di recuperare proteggendo così le persone con SM dal declino cognitivo.
Computer-aided cognitive rehabilitation improves cognitive performances and induces brain functional connectivity changes in relapsing remitting multiple sclerosis patients: an exploratory study.
Bonavita S, Sacco R, Della Corte M, Esposito S, Sparaco M, d'Ambrosio A, Docimo R, Bisecco A, Lavorgna L, Corbo D, Cirillo S, Gallo A, Esposito F, Tedeschi G. J Neurol. 2014 Oct 12. [Epub ahead of print]
Fonte: MSIF