Risultati di uno studio clinico di fase II avente lo scopo di valutare la sicurezza e l'efficacia del naltrexone a basso dosaggio (LDN) sono stati pubblicati online il 19 febbraio sulla rivista Annals of Neurology. Il lavoro riporta risultati positivi sull’efficacia del farmaco sulla qualità della vita mentale, ma LDN non sembrerebbe avere effetti positivi sulla qualità della vita fisica nelle persone con SM.
I risultati di uno studio di fase II randomizzato, in doppio cieco pubblicati online sulla rivista Annals of Neurology suggeriscono che il naltrexone a basso dosaggio è sicuro e può avere effetti positivi sulla qualità della vita mentale nelle persone con SM. Il lavoro è stato coordinato dal Dr. Bruce Cree dell'Università della California a San Francisco. Lo studio ha coinvolto 80 persone con SM, che hanno ricevuto il naltrexone a basso dosaggio (4.5mg al giorno) oppure un placebo per un periodo di otto settimane. Al termine delle otto settimane i partecipanti trattati con naltrexone sono passati a placebo e coloro che avevano fatto placebo sono passati a naltrexone, per altre otto settimane di studio.
I partecipanti allo studio hanno compilato dei questionari, all’inizio, a metà e alla fine della sperimentazione, riguardanti la loro qualità di vita. Solo 60 delle 80 persone inizialmente coinvolte hanno concluso lo studio: ciò ha limitato ulteriormente la validità statistica dei dati. È comunque emerso come tale tipo di trattamento sia relativamente sicuro. L'effetto collaterale più frequentemente segnalato dalle persone partecipanti allo studio era la comparsa di sogni vividi.
I ricercatori, analizzando i dati disponibili, hanno evidenziato un miglioramento della qualità mentale della vita delle persone, tenendo LDN, ma nessun miglioramento della qualità della vita fisica. Visto il numero limitato di partecipanti, non è stato possibile ottenere conclusioni definitive circa l’efficacia del trattamento, per stabilire la quale saranno necessari studi controllati più grandi