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20/04/2020

Sindrome da spasticità Plus: l'ipotesi di una nuova sindrome legata alla sclerosi multipla

 

Un gruppo di ricercatori appartenenti a diverse università e ospedali spagnoli ha proposto in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Neurology il concetto di "Sindrome da spasticità plus" nella sclerosi multipla, partendo dall'ipotesi che l'uso della cannabis nella sclerosi multipla non sarebbe utile solo nel trattamento della spasticità, ma anche nel trattamento di altri sintomi, in qualche modo correlati alla spasticità, come per esempio spasmi, crampi, dolore, andatura, sonno, funzione della vescica, affaticamento e probabilmente tremore.

 

I ricercatori hanno basato il proprio lavoro su  alcune considerazioni generali riguardanti la sclerosi multipla, in particolare che la SM può produrre sintomi estremamente diversi fra di loro sia per tipologia sia per estensione sia per intensità. Per gestirli si ricorre spesso all'utilizzo di più farmaci, che a loro volta possono determinare ulteriori problematiche e, in alcuni casi, addirittura accentuare altri sintomi. Inoltre a volte trovare la terapia sintomatica giusta, cioè che riesca a determinare una buona gestione del sintomo può essere difficile.

 

Dagli studi condotti in passato sui cannabinoidi emerge che i loro recettori sono distribuiti in modo regolare in tutto il sistema nervoso centrale. Inoltre i recettori del tipo CB1 e CB2 sono situati principalmente nel tronco encefalico. Lo spray orale a base di nabiximol (Sativex) interagisce proprio con questi recettori e gli studi clinici condotti sull'utilizzo del farmaco hanno riportato miglioramenti non solo nel trattamento della spasticità muscolare nella sclerosi multipla - sintomo per il quale il farmaco è stato approvato per esempio in Italia - ma hanno osservato spesso miglioramenti anche in altre funzioni/sintomi come spasmi, crampi, dolore, disturbi del sonno, disfunzioni della vescia, fatica e anche tremore.

 

I ricercatori spagnoli partono dunque da questa informazione indiretta ipotizzando l'esistenza di una sindrome più ampia definita dagli stessi ricercatori "Sindrome della spasticità Plus", che comporterebbe la presenza di un insieme di altri sintomi oltre alla spasticità, tra cui quelli sopra citati, probabilmente legati all'aumento del tono muscolare e mediati, almeno in parte, dalle stesse aree nervose o comunque in zone situate nelle vicinanze del tronco cerebrale.

 

Se tale ipotesi fosse vera, esisterebbe la possibilità di trattare diversi sintomi correlati alla spasticità indotti dalla SM con un singolo trattamento farmacologico, e in particolare  la terapia a base di cannabinoidi potrebbe consentire la gestione appunto di diversi sintomi nello stesso momento, evitando così anche eventuali effetti collaterali prodotti dalla politerapia, ciò potrebbe risultare estremamente importante nella gestione dei sintomi delle persone con SM.

 

I ricercatori ritengono tale lavoro preliminare e con limitazioni, una specie di proposta concettuale che dovrà essere successivamente confermata e sostenuta da futuri nuovi studi. Una limitazione è rappresentata dal fatto di non sapere se il concetto di sindrome da spasticità Plus possa trovare applicazione in altre patologie come negli ictus. Infine, concludono affermando che comunque la pubblicazione potrebbe aprire la strada ad una nuova area di ricerca su cui investire nell'ambito delle terapie sintomatiche.

 

Referenza
Titolo: The Broad Concept of "Spasticity-Plus Syndrome" in Multiple Sclerosis: A Possible New Concept in the Management of Multiple Sclerosis Symptoms.

Autori: Fernández Ó, Costa-Frossard L, Martínez-Ginés M, Montero P, Prieto JM, Ramió L.

Rivista: Frontiers in Neurolology. 2020;11:152.
DOIhttps://doi.org/10.3389/fneur.2020.00152