La nuova legge di stabilità 2014 ha stanziato e incrementato i finanziamenti previsti per la così detta carta acquisti, vediamo meglio i requisiti e le modalità per ottenerla
La nuova legge di stabilità 2014 ha introdotto alcune novità approfondite dal dossier che abbiamo pubblicato pochi giorni fa (Scarica il dossier), realizzato dall’Osservatorio Aism diritti e servizi. In particolare, rispetto alla cosiddetta social card la norma finanziaria predispone due finanziamenti: uno per la carta ordinaria, estesa quest’anno anche ai cittadini stranieri, e uno per quella straordinaria, ampliata nel 2014 a tutta Italia.
Carta acquisti ordinaria
Introdotta nel 2008, si tratta di una carta magnetica che contiene un accredito di 80 euro ogni due mesi e può essere usata per pagare bollette, generi alimentari, ecc. presso fornitori e negozi che aderiscono all’iniziativa.
Beneficiari e requisiti per averla
Possono richiederla i cittadini italiani regolarmente residenti in Italia e da quest’anno anche i cittadini comunitari, con diritto di soggiorno o di soggiorno permanente e i loro familiari; ovvero gli stranieri di paesi non appartenenti all’Unione Europea con permesso di soggiorno CE di lungo periodo.
Possono nello specifico però chiederla le persone, che abbiano meno di 3 anni (per tramite dei loro genitori, tutori o legali rappresentanti) o sopra i 65 anni. In entrambi i casi per il 2014 il richiedente non deve superare un reddito ISEE, in corso di validità, pari a euro 6.781,76.
Come e dove chiederla
La carta va richiesta presso gli uffici postali compilando l’apposito modulo (distinto fra minori di 3 anni e maggiori di 65) e, se sussistono tutti i requisiti, la carta viene poi rilasciata sempre presso l’ufficio postale. Sono in corso di aggiornamento i siti istituzionali che non hanno ancora previsto l’estensione della carta ai cittadini stranieri (novità introdotta con la nuova legge di stabilità 2014). Viene poi ricaricata ogni due mesi con 80 euro in automatico.
Cosa consente di pagare
Beni e generi nei negozi e supermercati che aderiscono all’iniziativa ed al circuito mastercard e bollette o servizi pubblici, quali gas, luce, ecc.
Carta acquisti straordinaria
Nel 2013 affianco della carta ordinaria è stata anche avviata sperimentalmente una social card straordinaria in 12 città italiane.
Questa nuova carta acquisti consente sempre di pagare beni, generi e servizi tuttavia sono diversi l’importo e la modalità di concessione: l’importo varia da 231 a 404 euro mensili, ricaricati in automatico ogni due mesi; l’importo varia in relazione al numero dei componenti della famiglia che la richiede; la carta ha l’obiettivo di sostenere la famiglia disagiata in maniera più complessiva.
Beneficiari e requisiti per averla
I requisiti per richiederla sono introdotti dal Decreto del Ministero delle politiche sociali del 10 Gennaio 2013 (Gazzetta Ufficiale).
Sono richiesti sia requisiti reddituali e patrimoniali e di ISEE, sia relativi alle caratteristiche e alle condizioni del nucleo familiare; in particolare non è più indirizzato ai minori di 3 anni o superiori di 65, bensì ai nuclei numerosi e disagiati.
Come e dove chiederla
La domanda va presentata al Comune di residenza su apposito modulo fornito dallo stesso, che stila poi una graduatoria e rilascia la carta. Inoltre per almeno il 50% dei richiedenti ciascun comune deve elaborare con la famiglia un piano individualizzato di assistenza per programmare interventi di sostegno e di inclusione sociale più complessivi.
Nel corso del 2013 la carta straordinaria è partita con la durata di 12 mesi a: Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona. Per ciascun Comune è necessario richiedere informazioni direttamente all’ente.
In particolare nella città di Roma la domanda è partita recentemente e dev’essere presentata in Comune entro il 28 febbraio 2014.
Cosa consente di pagare.
Interventi e servizi finalizzati a superare la condizione di povertà nel suo complesso. Non è cumulabile con quella ordinaria.
Nel corso del 2014 la carta straordinaria sarà gradualmente estesa a tutta Italia, partendo, nel 2014, dal sud e trasformata in una nuova misura denominata Sostegno per l’inclusione attiva (Sia). Questa nuova misura dovrebbe diventare uno strumento per i cittadini poveri, a sostegno della loro inclusione lavorativa e sociale. Ne saranno specificati meglio i requisiti dagli enti competenti: pertanto seguiranno altri provvedimenti attuativi tra il 2014 ed il 2015.