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07/07/2010

Studio retrospettivo sull’evoluzione dell’atrofia cerebrale in persone con SM

 

Pubblicato sulla rivista scientifica Neurology e cofinanziato dalla FISM, è stato condotto dal professor Nicola De Stefano dell’Università di Siena su un grande campione di persone affette da forme cliniche di SM differenti. Ha coinvolto vari centri italiani ed europei, nell’ambito di un progetto MAGNIMS

 

Diversi studi di Risonanza Magnetica (RM)  sono stati condotti in passato per studiare le differenze tra i diversi sottotipi clinici di SM e per valutare l’atrofia cerebrale come misura della progressione della malattia. Ad oggi tuttavia non sono ancora stati effettuati studi per misurare i cambiamenti del volume cerebrale in un vasto gruppo di persone con diversi tipi di SM.
Dal momento che i cambiamenti nelle misure cerebrali possono essere influenzati da trattamenti in grado di modificare il decorso della  malattia, gli autori di questo lavoro hanno incluso nel loro studio solo persone trattate con placebo all’interno di trial clinici o non sottoposte a trattamenti farmacologici.

 

I ricercatori hanno analizzato un grande numero di dati esistenti di RM provenienti da 1160 persone non trattate farmacologicamente e con diverse forme cliniche di SM: 193 con Sindrome Clinicamente Isolata (CIS), 652 da SM recidivante remittente (SMRR), 192 con SM secondariamente progressiva (SMSP) 133 PP con SM primariamente progressiva (SMSP) seguite per un periodo medio di 14 mesi.

 

Le analisi sono state condotte con una metodica completamente automatizzata (SIENA, structural image evaluation using normalization of atrophy) per valutare i cambiamenti globali cerebrali (atrofia) e per valutare le differenze tra i diversi tipi clinici di SM. Inoltre gli autori hanno valutato la dimensione necessaria del campione in un trial controllato per dimostrare la riduzione della progressione dell’atrofia cerebrale dovuta a trattamenti farmacologici.

 

I risultati dello studio dimostrano per la prima volta che l’atrofia cerebrale procede progressivamente durante il decorso della malattia e in modo che sembra indipendente dalla forma clinica di SM.

 

Per quanto riguarda la dimensione del campione da analizzare in uno studio clinico controllato con placebo, necessario per dimostrare una riduzione dell’atrofia cerebrale, gli autori concludono che il numero di persone da reclutare dovrebbe essere maggiore per studi condotti su CIS e SMRR rispetto a coloro che hanno le forme progressive di SM.

 

L’indice di atrofia è risultato significativamente differente tra le persone SM reclutate dal trial clinico e quelle non sottoposte a trattamenti. Infine, non sembra esserci una correlazione semplice e diretta tra i valori di atrofia cerebrale globale e la disabilità clinica almeno nel breve periodo di tempo preso in considerazione nello studio.

 

Assessing brain atrophy rates in a large population of untreated multiple sclerosis subtypes
De Stefano N, Giorgio A, Battaglini M, Rovaris M, Sormani MP, Barkhof F, Korteweg T, Enzinger C, Fazekas F, Calabrese M, Dinacci D, Tedeschi G, Gass A, Montalban X, Rovira A, Thompson A, Comi G, Miller DH, Filippi M. Neurology. 2010 Jun 8;74(23):1868-1876.