La gestione della sclerosi multipla recidivante-remittente è diventata sempre più complessa, con l'introduzione di nuove terapie modificanti la malattia (DMT). Questa meta-analisi incorpora confronti diretti e indiretti per determinare l'efficacia relativa di DMT nel ridurre le recidive e rallentare la progressione a breve termine della disabilità. Con una revisione sistematica sono stati identificati una ventina di studi randomizzati, controllati con placebo e direttamente comparativi di DMT nella SMRR, tra cui l'interferone-beta, glatiramer acetato, natalizumab, alemtuzumab, fingolimod, teriflunomide, laquinimod, e BG-12.Tra i pazienti con SMRR trattati con DMT, sono state dimostrate riduzioni significative delle ricadute con farmaci più recenti di seconda linea rispetto ai più vecchi farmaci di prima linea quali l’interferone-beta e il glatiramer acetato. I vantaggi relativi tra le diverse DMT nel ridurre la progressione a breve termine della malattia sono risultati ambigui con l'eccezione di alemtuzumab che sembra ridurre significativamente il rischio di progressione rispetto ad altre terapie. Gli autori concludono che sono necessari studi a lungo termine per chiarire il significato clinico di questi risultati. Infatti, nonostante i potenziali vantaggi dei farmaci di seconda linea, la loro importanza per il trattamento SMRR resta da definire, a causa di potenziali gravi effetti collaterali e dei limitati dati sulla sicurezza a lungo termine.
Which drugs are most effective for relapsing remitting multiple sclerosis? A network meta-analysis of disease modifying therapies E. Fogarty, S. Schmitz, C. Walsh, N. Tubridy, M. Barry (Dublin, IE)