Un recente studio clinico non ha dimostrato alcun effetto del farmaco intratecale in persone con sclerosi multipla secondariamente progressiva (SMSP)
La sclerosi multipla colpisce le cellule cerebrali. A differenza di cellule di altri organi, le cellule cerebrali non sono in stretto contatto con il sangue: le sostanze nutritive o cellule immunitarie che sono prevalentemente nel sangue, per raggiungere le cellule cerebrali devono attraversare delle barriere con l'aiuto di cellule intermediarie. Per lungo tempo, i ricercatori hanno utilizzato una scorciatoia per raggiungere direttamente le cellule del cervello. Iniezioni nella membrana spinale dalla parte bassa della schiena (intratecale), piuttosto che le iniezioni nelle vene (endovenosa), possono fornire questa via diretta di accesso.
Rituximab è un farmaco iniettabile efficace nelle malattie autoimmuni che disattiva le cellule immunitarie specifiche del corpo.
Un gruppo di ricercatori ha testato se l’iniezione del farmaco via intratecale potesse aiutare le persone con SM. I risultati di questo studio sono relativi ad un numero limitato di persone con SM secondariamente progressiva, tuttavia, non hanno dimostrato alcun beneficio del rituximab e lo studio è stato interrotto.
Questo studio indica che i farmaci di questo tipo (noti come anticorpi monoclonali) hanno scarsi risultati quando somministrati per via intratecale in persone con SM progressiva.
Insufficient disease inhibition by intrathecal rituximab in progressive multiple sclerosis
Komori M et al, Insufficient disease inhibition by intrathecal rituximab in progressive multiple sclerosis.
Annals of Clinical and Translational Neurology 2016; 3(3): 166–179
Fonte: MSIF