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08/05/2016

Sclerosi multipla e sonnolenza diurna: un problema sottostimato

La fatica è uno dei sintomi più impattanti sulla qualità della vita delle persone con SM. Il sonno invece non sembra ricevere un’attenzione sufficiente. Uno studio tedesco ha pubblicato una revisione sul tema

 

Un gruppo di ricercatori tedeschi ha recentemente pubblicato sulla rivista Sleep Medicine Review una revisione sulla presenza della sonnolenza diurna, disturbi del sonno e fatica nelle persone con sclerosi multipla. Negli studi analizzati, la fatica risulta un sintomo importante per le persone con sclerosi multipla, molto frequente e spesso con un notevole impatto sulla vita di queste persone. La sonnolenza diurna, invece, risulta meno frequente e anche meno grave, anche se con un impatto significativo. Inoltre, quest’ultima è spesso associata a disturbi del sonno come per esempio il sonno interrotto e la scarsa qualità del sonno.

 

Lo studio evidenzia il problema non sembra ricevere sufficiente attenzione, soprattutto nelle persone con SM che subiscono il sintomo della fatica. La sonnolenza, infatti, può essere un'indicazione di un altro problema di salute, come apnea del sonno, mentre la cosiddetta fatica secondaria, secondo gli studiosi, può dipendere in alcuni casi da disturbi del sonno, a loro volta prodotti da problemi correlati alla SM, come dolori, disturbi urinari.


Nel 2008 uno studio canadese aveva evidenziato che su 50 persone con SM il 72% presentava un problema di fatica secondaria legato a problemi di sonno. Individuare problematiche del sonno correlate e non alla SM, potrebbe permettere un trattamento di queste e di conseguenza un miglioramento della qualità di vita delle persone.

 

Dettagli dello studio
Sono stati inclusi nella revisione 48 studi, di questi 19 hanno fornito anche informazioni sul rapporto tra la fatica e la valutazione sonnolenza e nove studi hanno valutato le persone per i disturbi del sonno. Tutte le ricerche sono state pubblicate dopo il 1991 (primo anno in cui la scala Epworth ESS era disponibile), e si tratta di studi condotti su adulti con SM, di qualsiasi tipo e durata di malattia, studi con più di 10 partecipanti.

 

La scala di Epworth (ESS), è una misura della sonnolenza diurna ed è un test utile nella diagnosi dei disturbi del sonno. La ESS è costituita da  otto domande che chiedono alla persona a cui viene somministrata  di valutare quale probabilità la persona abbia di appisolarsi o addormentarsi in diverse situazioni, per esempio mentre si guarda la Tv o mentre si sta leggendo. Il test fa riferimento pertanto allo stile di vita abituale ed è riferito agli ultimi periodi antecedenti lo svolgimento del test. I singoli punteggi vanno da 0 (non mi capita mai di appisolarmi in questa situazione) a 3 (probabilità elevata di appisolarmi in questa situazione quasi sempre).

 

Daytime sleepiness versus fatigue in patients with multiple sclerosis: a systematic review on the Epworth sleepiness scale as an assessment tool.
Popp RF, Fierlbeck AK, Knüttel H, et al. Sleep Med Rev. 2016 Mar 18.