Mancano pochi giorni all'inizio del più importante congresso di ricerca scientifica sulla sclerosi multipla, che si svolge a Londra dal 14 al 17 settembre. Nell'intervista a Mario Pia Amato, ricercatrice italiana e membro dell'Executive Committee di ECTRIMS, i punti salienti del meeting
Tra pochi giorni inizierà il Congresso 2016 organizzato da ECTRIMS (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis), il principale appuntamento annuale della comunità scientifica e dei clinici impegnati nel campo della sclerosi multipla. È un'occasione privilegiata per fare il punto della situazione sugli ultimi risultati della ricerca internazionale, sugli ambiti più urgenti e i filoni più promettenti. Come ogni anno su questo sito seguiremo le notizie principali dall'evento. Ma prima dell'inizio dei lavori, per presentarci in anteprima i principali focus di interesse abbiamo intervistato la professoressa Maria Pia Amato del Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino dell'Università di Firenze, nonché membro dell’Executive Committee di ECTRIMS.
Il Professor Xavier Montalban - Presidente di ECTRIMS - aprirà i lavori con una lectio magistralis sulle vie oggi possibili verso un trattamento personalizzato della sclerosi multipla: «l’ampliamento costante dei trattamenti disponibili, la conoscenza sempre più efficace dei fattori di prognosi sull’evoluzione della malattia di ciascuno, i dati sempre più consistenti sui benefici e i rischi di ciascun trattamento, consentono di scegliere in modo sempre più rapido e precoce il miglior trattamento per ciascuna persona con SM. La strada verso un vero e proprio trattamento personalizzato è lunga, ma ne abbiamo già percorso un tratto importante», dice Maria Pia Amato.
Se nel 2015 le forme progressive di sclerosi multipla erano state oggetto della lectio magistralis di apertura, quest’anno, per la prima volta, al tema viene dedicata un’intera sessione intitolata: New directions in progressive MS research. «La SM progressiva è diventata un centro, un'alta priorità della ricerca internazionale», afferma la professoressa Amato. In questo quadro si inserisce a pieno titolo il percorso della Progressive MS Alliance, di cui AISM è tra i fondatori, che al Congresso porterà importanti novità.
Tra i temi su cui ci sono maggiori aspettative, segnaliamo inoltre quello legato ai “Registri di sclerosi multipla”. «Abbiamo bisogno – spiega Amato - di avere sempre di più informazioni chiave sugli effetti a lungo termine dei trattamenti utilizzati, per avere strumenti di prognosi, di previsione sull’andamento di malattia delle persone che iniziano ora il proprio percorso terapeutico e per sapere in anticipo come trattare ciascuna persona con sclerosi multipla. Sono informazioni complesse e difficili da ottenere: i Registri di sclerosi multipla, i data-base internazionali che stanno diventando sempre più consistenti, forniscono informazioni importanti e sempre di più consentiranno di svolgere studi su ampi numeri di pazienti trattati in tutto il mondo». Anche in questo ambito AISM nell’ultimo anno ha messo in campo un notevole impegno, insieme ai Centri SM italiani, per dare vita al nuovo Registro Italiano della Sclerosi Multipla.
Tra gli altri Hot Topics del Congresso anche quello del trapianto autologo di cellule staminali ematopietiche, come trattamento per le forme più aggressive di SM a ricadute e remissioni: un altro campo nel quale l'Associazione, e in particolare il Professor Gianluigi Mancardi (Università di Genova, Presidente Comitato Scientifico AISM) - che sarà tra i relatori di questa Sessione - sono stati pionieri e innovatori.
Infine, ricordiamo che questo Congresso ECTRIMS si svolge in collaborazione con RIMS (Rehabilitation in Multiple Sclerosis) e che, dunque, non si occuperà solo della ricerca di base e di quella sui trattamenti per la SM, ma anche della ricerca in riabilitazione. Tre le Sessioni parallele sui temi riabilitativi: «Una sarà dedicata alla cosiddetta "riabilitazione multidisciplinare", una al trattamento riabilitativo dei diversi sintomi della SM e una alle relazioni che la ricerca va scoprendo tra neurobiologia e riabilitazione: i continui sviluppi della riabilitazione e del trattamento dei sintomi – conclude Amato - stanno migliorando la gestione della disabilità e, dunque, la qualità di vita di tante persone con sclerosi multipla».