Una rassegna di pubblicazioni scientifiche mostra risultati poco solidi su questi tipi di trattamento. Solo 38 studi su oltre 1.900 soddisfacevano criteri di inclusione. È necessario migliorare la qualità degli studi per avere dati più affidabili
Digitando le parole "terapie alternative" e "sclerosi multipla" su google si trovano migliaia di articoli. Probabilmente molte persone con sclerosi multipla (SM) hanno fatto questa ricerca. È quindi importante capire come e se queste terapie funzionano, se sono sicure e se potrebbero interferire o interagire con le terapie convenzionali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce le terapie alternative come "un ampio insieme di pratiche di assistenza sanitaria che non fanno parte della propria tradizione culturale e non sono integrate nel sistema sanitario dominante". Queste terapie includono diete, regimi di esercizio fisico, altri farmaci come la cannabis e alcune terapie psicologiche.
In uno studio pubblicato su Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry, i ricercatori del Menzies Institute from Medical Research in Australia, hanno condotto una revisione approfondita degli studi scientifici pubblicati negli ultimi 15 anni sulle terapie alternative, per valutare gli effetti di queste ultime sulla sclerosi multipla.
Solo una piccola percentuale degli studi - secondo gli autori - erano stati ben progettati e avevano utilizzato metodi scientifici robusti.
All'inizio del 2017, gli autori hanno utilizzato il database online Pubmed, che cataloga gli articoli di ricerca scientifica pubblicati, per cercare studi sull'utilizzo delle terapie alternative nella SM e hanno trovato 1.916 studi. Di questi, 38 studi soddisfacevano i criteri da includere nell'analisi, in particolare erano progettati in modo simile agli studi utilizzati per testare nuovi farmaci o altre terapie convenzionali. Questi 38 studi avevano valutato principalmente gli effetti della cannabis, della dieta e di integratori, dell'esercizio fisico e degli approcci psicologici per trattare la SM.
Il problema maggiore di questi studi era lo scarso numero di persone partecipanti agli studi. Questo influenza negativamente le analisi statistiche portando ad avere un risultato "falso" che in realtà potrebbe essere dovuto ad altri fattori o semplicemente al caso. Un altro problema comunemente riscontrato era non condurre lo studio in cieco, metodo per cui sia i partecipanti allo studio sia i ricercatori non sanno se ricevono o stanno dando un trattamento attivo oppure un placebo. La mancanza del "cieco" può portare a un risultato condizionato.
Molti degli studi hanno anche utilizzato misure di outcome sulla salute molto diverse per identificare gli effetti di un trattamento, questo ha reso difficile un confronto tra i diversi studi. In precedenza le stesse conclusioni erano state raggiunte dall’American Academy of Neurology in una analoga analisi pubblicata nel 2014. Entrambe le pubblicazioni suggeriscono che l'uso di cannabis e di trattamenti psicologici possono migliorare gli outcome specifici della salute, tuttavia la maggioranza dei risultati per altri tipi di terapia è risultata inconcludente.
Poiché molte persone con sclerosi multipla ritengono che questo tipo di terapie possano fare la differenza sulla loro qualità di vita, questi risultati possono sembrare deludenti. Tuttavia, come dicono gli autori, questo non significa che le terapie alternative non abbiano alcun effetto sulla SM, ma solo che attualmente non esistono rigorose prove scientifiche per sostenere il loro utilizzo. Una soluzione - suggeriscono gli autori - sarebbe quella di istituire un gruppo di sperimentazione all'interno della comunità di ricerca SM, che progetti studi consistenti e con misure di outcome che permettano di migliorare la qualità dei risultati.
La SM è una malattia molto varia e l'esperienza individuale di ogni persona è diversa, se una persona con SM sta valutando una terapia alternativa al posto o in combinazione con una terapia convenzionale, deve prima discuterne con il proprio medico curante.
Complementary and alternative treatments of multiple sclerosis: a review of the evidence from 2001 to 2016.
Claflin SB, van der Mei IAF, Taylor BV. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2017 Aug 2. pii: jnnp-2016-314490. doi: 10.1136/jnnp-2016-314490. [Epub ahead of print] Review.
Fonte: MSIF