Essendo una notizia che sconvolge l'intera esistenza, la diagnosi di sclerosi multipla (SM) porta con sé spesso anche ansia e depressione. Non è invece chiaro cosa determini i disturbi dell'umore nella SM: è l'impatto psicologico dovuto alla diagnosi di una malattia cronica, o potrebbe essere un processo biologico della malattia stessa?
Una nuova ricerca, recentemente pubblicata sulla rivista Neurology, ha dimostrato che i cambiamenti chimici associati all'attività della malattia possono essere la causa di cambiamenti di umore nella sclerosi multipla. I segnali specifici dell'infiammazione nella sclerosi multipla sono le citochine [1], che in questo studio sono state analizzate in relazione ai sintomi di ansia e depressione. Lo studio ha evidenziato che le persone soggette a una ricaduta clinica avevano più probabilità di essere colpiti da ansia o depressione rispetto a quelle in fase di remissione. Tuttavia, quando l'infiammazione associata alla ricaduta si è ridotta, anche l'ansia o la depressione sono diminuite. Inoltre, le persone che mostravano nuove lesioni alla risonanza magnetica, ma senza sintomi fisici o clinici, avevano maggiori probabilità di provare uno stato d'ansia o di depressione.
Dallo studio è emerso che le persone in fase di ricaduta presentavano livelli di una citochina specifica (IL-2) più elevati se associati all'ansia, e livelli di altre citochine (TNF-alfa e IL-1beta) più elevati se associati a sintomi di depressione. Inoltre, i ricercatori hanno anche evidenziato come livelli elevati di citochina IL-2 possano far prevedere una ricaduta nei sei mesi successivi. Similmente, le persone con sintomi di ansia sono risultate più a rischio di ricaduta nei periodi successivi.
I disturbi dell'umore in una persona con SM sono spesso stati considerati come una conseguenza della consapevolezza della malattia e dei cambiamenti della disabilità. Tuttavia, questa ricerca evidenzia che la relazione potrebbe essere più complessa e che i cambiamenti chimici associati all'infiammazione nel cervello possono causare disturbi dell'umore.
Se così fosse potrebbero essere sviluppati test specifici per rilevare questi marcatori di infiammazione. Inoltre, nel caso di presenza di infiammazione i neurologi potrebbero essere più attenti nell’osservare e trattare i disturbi dell'umore. Infine, i primi sintomi di ansia o depressione potrebbero indicare l'inizio di fenomeni infiammatori legati alla sclerosi multipla. Lo studio ha coinvolto 405 persone con SM recidivante remittente. Più di un quarto di queste non erano trattate con alcun farmaco immunomodulante.
Note
[1] Nella sclerosi multipla, le cellule immunitarie entrano nel cervello e/o nel midollo spinale e causano infiammazioni e danni. Questa infiammazione è associata al rilascio di sostanze chimiche chiamate citochine che consentono alle cellule immunitarie di comunicare tra loro e di modificare l’ambiente circostante.
Neuroinflammation drives anxiety and depression in relapsing-remitting multiple sclerosis.
Rossi S, Studer V, Motta C, Polidoro S, Perugini J, Macchiarulo G, Giovannetti AM, Pareja-Gutierrez L, Calò A, Colonna I, Furlan R, Martino G, Centonze D. Neurology. 2017 Sep 26;89(13):1338-1347. doi: 10.1212/WNL.0000000000004411. Epub 2017 Aug 25.
Fonte: MSIF