Una ricerca australiana conferma che i microRNA possono essere biomarcatori utili per identificare la SM, e anche le sue diverse forme
La sclerosi multipla può presentarsi in vari modi, e al momento non è disponibile un solo test in grado di confermarla in modo certo. Diagnosi e monitoraggio della patologia si basano su diversi parametri, tra cui l'esame clinico e la risonanza magnetica. Questi test sono costosi e hanno una limitata capacità di discriminare tra forma recidivante remittente (RR) da quella progressiva (P).
Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Scientific Reports ha individiato alcune molecole nel sangue che possono aiutare a diagnosticare più semplicemente la patologia, con un esame del sangue appunto, oltre a rilevare il tipo di sclerosi multipla (recidivante remittente o progressiva). La ricerca si basa sulla scoperta di alcune molecole specifiche chiamate microRNA (miRNA) presenti negli esosomi nel sangue. Gli esosomi sono piccole particelle che vengono liberate da tutte le cellule del corpo come metodo di comunicazione, spesso trasferendo al proprio interno contenuti cellulari come microRNA e proteine. Si ritiene che i miRNA negli esosomi costituiscano una parte del materiale con cui le cellule comunicano normalmente ma nelle malattie infiammatorie, come la sclerosi multipla, il numero degli esosomi nel sangue aumenta
Nel corso della ricerca si sono confrontati i livelli di miRNA esosomiali nel sangue di 25 persone con sclerosi multipla (14 con SMRR, 7 con SMSP e 4 con SMPP, vedi Tipi di SM) e 11 senza SM. Utilizzando le tecniche chiamate Next Generation Sequencing e bioinformatica integrativa, i ricercatori hanno sequenziato i miRNA trovati negli esosomi e li hanno confrontati tra i diversi gruppi di persone.
I risultati hanno mostrato che combinazioni di miRNA diversi, o livelli di miRNA diversi, potrebbero permettere di distinguere le persone con sclerosi multipla da quelle senza, ma potrebbero anche permettere di differenziare tra persone con una forma progreessiva da quelle con recidivante. È importante sottolineare che gli scienziati sono stati in grado di replicare le loro scoperte in un gruppo separato di 11 persone con SM progressiva, convalidando i risultati.
Questa è la prima dimostrazione che i micro-RNA nel sangue possono essere biomarcatori utili non solo per la diagnosi di SM, ma anche per predire le diverse forme di malattia.
I miRNA possono inoltre darci una visione approfondita del meccanismo della malattia, poiché attraversano la barriera emato-encefalica (la membrana che normalmente separa il sangue circolante dal cervello), e quindi potrebbero essere originate dalle stesse cellule cerebrali che sono sotto attacco nella sclerosi multipla.
Exosomal microRNA signatures in multiple sclerosis reflect disease status.
Ebrahimkhani S, Vafaee F, Young PE, Hur SSJ, Hawke S, Devenney E, Beadnall H, Barnett MH, Suter CM, Buckland ME.
Sci Rep. 2017 Oct 30;7(1):14293. doi: 10.1038/s41598-017-14301-3.
Note
I miRNA sono brevi tratti di RNA, un materiale simile al DNA che può regolare il modo in cui le cellule usano i loro geni. Possono agire come interruttori genetici, dicendo alle cellule di usare o meno vari geni nel corpo umano.
Fonte MSIF