È uno dei maggiori esperti mondiali di ricerca sulla sclerosi multipla. Pluridecennale la collaborazione con AISM e la sua Fondazione. Il riconoscimento consegnato nella Giornata Mondiale della SM.
Nella foto: il Prof. Giancarlo Comi a destra, con Angela Martino, Presidente Nazionale AISM, e il Prof. Mario A. Battaglia, Presidente FISM.
«È un riconoscimento di cui sono piacevolmente orgoglioso, perché va a persone e realtà che hanno portato un contributo significativo al Paese. Nel nostro caso riguarda il campo della salute, sia per le conquiste della ricerca che per la parte clinica. E dico “noi” perché penso che questo riconoscimento, più che a una persona singola, sia proprio consegnato a una squadra, a un percorso lungo di conquiste ottenute insieme da tante persone. E da questo punto di vista una parte importante nel percorso l’ha svolta anche AISM con la sua Fondazione FISM. Anche il fatto che sia stato conferito il 30 maggio, giorno della Giornata Mondiale della SM è significativo e va anche a quanto AISM con FISM ha fatto e sta facendo».
Così il Prof. Giancarlo Comi, primario di Neurologia, neurofisiologia e neuroriabilitazione, oltre che direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha risposto alla nostra richiesta di commentare la sua nomina a Ufficiale della Repubblica da parte del Presidente Sergio Mattarella.
Lei ha intrecciato molti anni della sua vita anche con la nostra Associazione. Quali i valori principali di questa collaborazione?
«C’è stata una vera interazione tra noi. Da parte mia, credo di avere contribuito a sviluppare una certa visione e impostazione della ricerca di AISM con la sua Fondazione FISM, così come abbiamo condiviso l'impostazione delle modalità di assistenza e presa in carico che ci sono e devono esserci in tutta Italia. Credo nel corso degli anni di essermi molto speso perché tutti i ricercatori italiani trovassero un riconoscimento a livello internazionale, e anche su questo cammino importante siamo sempre andati insieme con AISM. Ecco, per tutta la vita non ho mai pensato a un percorso individuale, ma ho sempre coltivato una visione di insieme e l’importanza del fatto che tutti i valori in campo venissero riconosciuti e contribuissero allo sviluppo delle conoscenze e delle cure».
Quale futuro vede per la sua vita in questo percorso di ricerca?
«Da una parte vorrei continuare a garantire presso l’Ospedale San Raffaele una continuità nelle ricerche nelle neuroscienze, per quello che potrò continuerò a dare indicazioni e a offrire prospettive sullo sviluppo della ricerca nell’ambito neuro scientifico. Poi certamente vorrei continuare a svolgere un ruolo di coordinamento per l’Istituto di Neurologia Sperimentale dell’IRCSS San Raffaele e anzi, ora, dovrebbe aumentare il tempo disponibile per questo impegno. Infine vorrei continuare a spendermi in ambito internazionale, nella European Charcot Foundation di cui ho la Presidenza e nella Progessive MS Alliance di cui sono co-chairman. Questi sono i miei orizzonti futuri. Vedo qui i miei prossimi anni, per quanto mi sarà ancora possibile evolvere come trasferimento di conoscenze».
Al Prof. Comi vanno le migliori congratulazioni da parte di tutta l’Associazione.