Un nuovo studio mostra come una dieta ricca di cereali integrali, frutta, verdura e legumi possa portare a minore disabilità e depressione, nonché alleviare sintomi meno gravi della sclerosi multipla
Le persone con sclerosi multipla (SM) sono spesso desiderose di scoprire cosa possono fare per influenzare il decorso della malattia e dei sintomi. I cambiamenti che riguardano la dieta sono di particolare interesse. Diversi studi abbiano studiato il legame tra la dieta e i sintomi della sclerosi multipla, ma molte di queste ricerche sono di piccole dimensioni, e si concentrano solo su specifici gruppi di alimenti o sostanze nutritive. In un recente studio statunitense pubblicato sulla rivista Neurology, i ricercatori hanno esaminato il legame tra dieta, disabilità e gravità dei sintomi nelle persone con SM.
La ricerca ha esaminato 6.989 persone con sclerosi multipla, registrate nella grande banca dati del North American Research Committee on MS (NARCOMS). I ricercatori hanno posto una serie di domande ai partecipanti, relative per esempio alle attuali abitudini alimentari, all'attività fisica svolta, all'abitudine al fumo, all'indice di massa corporea (body mass index, BMI) nonché ai regimi alimentari sperimentati in passato.
I risultati hanno mostrato che le persone che seguivano diete più sane (con alto contenuto di frutta, verdura, legumi, cereali integrali e a basso contenuto di zuccheri aggiunti e carni rosse o lavorate) avevano circa il 20% in meno di possibilità di sperimentare alti livelli di disabilità e depressione grave rispetto a quelle con diete meno salutari. In particolare, un maggiore apporto di cereali integrali e prodotti lattiero-caseari è stato collegato a una minore disabilità, così come gli sforzi attuali o precedenti per perdere peso.
I risultati del sondaggio suggeriscono che alcune diete, come quella priva di glutine e la dieta Wahl, erano associate a un più alto livello di disabilità. Tuttavia, questo potrebbe essere dovuto al fatto che più persone con SM progressiva avevano provato queste diete.
L'esposizione a una dieta dimagrante è stata associata ad una minore disabilità, mentre altri tipi di diete più specifiche non sono state associate a una riduzione o a un aumento della disabilità. Non sono stati trovati legami tra dieta e fatica, dolore o sintomi cognitivi. Tuttavia, uno stile di vita sano - come essere fisicamente attivi, con un indicie di massa coprorea inferiore a 25 e non fumare – è risultato collegato a una minore probabilità di depressione grave, dolore, fatica, problemi cognitivi e minore disabilità.
I ricercatori non hanno trovato alcun collegamento tra diete sane o poco salutari e tassi di ricaduta o gravità dei sintomi SM. Questo studio ha esaminato la dieta e lo stile di vita delle persone in un momento preciso, piuttosto che seguirle nel tempo dopo un cambiamento nella dieta o nello stile di vita. Pertanto, non è possibile dire se le differenze osservate sulla disabilità e nei sintomi fossero dovute allo stile di vita, o il contrario. È possibile infatti che i sintomi gravi della sclerosi multipla ostacolino la capacità di una persona di vivere uno stile di vita più sano.
Sono necessari ulteriori studi a lungo termine per confermare e approfondire questi risultati. L’ Associazione SM americana sta attualmente finanziando una sperimentazione clinica che esamina gli effetti delle diete Wahl e Swank sull'affaticamento delle persone con sclerosi multipla. Non è chiaro se e in che modo le diete possono causare modifiche ai sintomi della SM. È noto che la dieta influisce sul microbiota intestinale e sul sistema immunitario ma sono necessari ulteriori studi per analizzare i meccanismi con cui la dieta è legata alla disabilità e/o alla gravità dei sintomi.
Diet quality is associated with disability and symptom severity in multiple sclerosis.
Fitzgerald KC, Tyry T, Salter A, Cofield SS, Cutter G, Fox R, Marrie RA. Neurology. 2018 Jan 2;90(1):e1-e11. doi: 10.1212/WNL.0000000000004768. Epub 2017 Dec 6.