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10/09/2024

AISM e i Percorsi Diagnostico Terapeutici e Assistenziali (PDTA): dal progetto Umanizzazione un impegno continuativo sui territori

 

Offrire una presa in carico costruita sui bisogni e sulle esigenze delle persone significa non solo dare cure migliori, ma soprattutto rendere le persone più autonome nel gestire la propria condizione.

 

I PDTA per la sclerosi multipla, soprattutto quelli costruiti a livello territoriale, stanno dimostrando in questi anni di poter essere decisivi nell’assicurare che i servizi sanitari e sociali, ambulatoriali, territoriali e ospedalieri, siano coordinati tra di loro e che siano erogati in modo personalizzato.

 

AISM è impegnata direttamente in una molteplicità di contesti, regionali e locali, per portare la voce e l’esperienza delle persone con SM nei tavoli in cui si progettano, si applicano e si valutano i PDTA.

 

Il Progetto “Il PDTA come strumento di umanizzazione e personalizzazione dei percorsi di cura e assistenziali presso la Rete della SM” ha consentito, dal suo avvio nel 2020 a oggi, di potenziare e sistematizzare il lavoro delle sezioni e quello della sede nazionale di AISM per partecipare ai tavoli con contenuti e proposte di qualità, facilitando l’individuazione e la disseminazione delle buone pratiche.

 

Lo stato di avanzamento aggiornato e i progressi del progetto sono riportati in modo dettagliato nel Barometro della sclerosi multipla e patologie correlate 2024, presentato al Parlamento lo scorso 31 maggio, in particolare nella scheda di approfondimento dedicata ai PDTA aziendali per la realizzazione della presa in carico integrata.

 

Il progetto Umanizzazione è oggi parte integrante della strategia di AISM, e prosegue quindi come vera e propria linea di attività anche nel 2024, con l’obbiettivo di promuovere lo sviluppo e la diffusione di modelli di presa in carico della sclerosi multipla che siano effettivamente integrati, transmurali e centrati sulle persone, priorità d’azione dell’Agenda della SM 2025.

 

Progetto ideato e realizzato da AISM anche grazie al contributo non condizionante di
 

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