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Attraversiamo il mare e scendiamo in paracadute: vivere liberi dalla SM è l’avventura più bella del mondo

A “Succede sempre di venerdì, il 30 aprile alle 21.30 su Telegenova, ci aspettano Serena, che si è buttata col paracadute, e Cristina, che ha attraversato lo Stretto di Messina a nuoto. Ed Enza Costa, Presidente AISM Genova: «la mia impresa è stata … passare dal tacco 12 alla zeppa 8, restando la donna che volevo essere. Tutti noi persone con SM abbiamo diritto a vivere la nostra vita, alla salute, a un’informazione corretta, a vivere da protagonisti in una società inclusiva. Per dare forza ai diritti di tutte le persone come noi, firmiamo tutti la Carta dei Diritti di AISM».

29/04/2021

 

C’ero anche io quel giorno. Il giorno in cui Cristina Guidi, testimonial e volontaria di AISM, ha attraversato a nuoto lo Stretto ero sulla barca con lo staff degli organizzatori.

Sapete cosa ho provato, seguendo in diretta la sua impresa e alla fine, quando ce l'ha fatta?

 

Ho provato gratitudine, prima di tutto. E ve lo racconterò anche nella diretta TV di domani.

Sono passati quasi tre anni, e me lo ricordo come fosse oggi.

Perché il coraggio di sfidare se stessi, davanti al mondo, è contagioso. Più di un virus. Come cantava Lucio Dalla, dando voce a uno marinaio che ha seguito Ulisse (per me era Cristina e AISM e tutti quelli che nell’associazione vanno sempre un po’ oltre l’ovvio): “anche la paura in fondo mi dà sempre un gusto strano … se ci fosse ancora mare sono pronto, dove andiamo?”.

 

C’ero anche io a pochi metri da Cristina. Perché per seguire e raccontare l’impresa di Cristina, sono partito pure io: il viaggio – allora si poteva prendere e andare, senza mascherine e tamponi - il mare e il vento nei capelli sulla barca che la seguiva. Scilla e Cariddi, così mitiche, con la loro idea di andare oltre i confini noti, Ulisse, il coraggio di partire. Dalla pancia della memoria è arrivata anche una canzone di Raf che nel 1988 cantava “a noi che siamo gente di pianura, navigatori esperti di città, il mare ci fa sempre un po’ paura, per quell'idea di troppa libertà”.

Di tutto questo ero e sono grato a Cristina.

 

L'ho seguita a ogni bracciata – conservo ancora le foto nello smartphone -, cercando di cogliere le espressioni, la voglia, la fatica. Spesso, come fanno i veri nuotatori, alzava la testa e lo sguardo al cielo, per prendere aria senza perdere ritmo, certo, ma magari anche per guardare il cielo, l'orizzonte largo, l’aria che non finisce mai.

 

 

 

A un certo punto si è fermata, in mezzo allo stretto: ho temuto che l’impresa fosse finita lì. Mi sono detto: «ce la farà, potrei scendere dalla barca e spingerla un po’?».

Invece volevano solo godersi quel momento unico della vita e, dopo un po’, hanno ripreso con le bracciate.

 

Ed è allora che mi sono detto: “eccolo qui, un mondo libero dalla sclerosi multipla, lo sto vedendo in azione”.

La libertà si conquista, con un allenamento lungo – me l'ha raccontato lei, alla fine -, con una preparazione accurata, con tenacia, riuscendo a resistere oltre la fatica, oltre le correnti (che in quel tratto e a quell’ora, in mezzo allo stretto, sono forti).

 

La libertà è tempo, concretezza, risultato misurabile: nel loro caso, 1 ora 13 minuti e 43 secondi.

La libertà si conquista insieme: con lei hanno fatto la traversata anche Marco, l’amico che si è allenato con lei, e Massimiliano Granata, che ha la sclerosi multipla come Cristina: da solo, forse, non ci riesci, né a partire, né ad arrivare. Ma se nuoti con qualcuno, vai, anche per quei tre chilometri che sembrano non finire mai.

Alla fine, Cristina, Marco, Massimo si sono abbracciati, ancora prima di uscire dall'acqua, raccontando senza parole un senso di appartenenza diventata forza.

 

 

E poi la libertà, una volta conquistata, si condivide: alla fine, sulla spiaggia, c'erano tutti i giovani AISM di Messina e Sicilia. C'eravamo anche noi della sede nazionale di Genova, perché Cristina nel 2018 ha scelto di essere testimonial di SMuoviti, la campagna di sensibilizzazione nata nel 50esimo anniversario di AISM. Cristina, una che si è mossa davvero alla grande, ma soprattutto ha dato a tanti altri la voglia di prendere, partire, muoversi, cercare la propria meta.

 

Perché la libertà si racconta, diventa storia, comunicazione, messaggio nella bottiglia: quel giorno, alla fine, dopo le interviste per la RAI, ci siamo fermati a parlare, a lungo, della vita.

 

 

La libertà di che ha la SM, la capacità di andare oltre i limiti, persino del tempo, conquista anche chi la SM non ce l’ha: “se ci riesce lei, mi sono detto, perché non io?” Allora sono andato a casa e … mi sono iscritto a Yoga!”.

 

Gg

 

                        

 

 

La puntata del 30 aprile ci aspetta in diretta alle 21,30 su Telegenova (Canale 18 del digitale terrestre in Liguria), sul sito dell’emittente e sui circuiti NCG.net. e Pianeta Salute 2.0. Il circuito di TV che trasmette “Succede sempre di venerdì” continua a crescere: da questa settimana siamo anche su TVL (TV Libera, canale 11 del digitale terrestre) in Toscana e su Medical Excellence (canale 86 del digitale terrestre) in Sicilia. E poi, da lunedì, sui canali Facebook e YouTube di AISM, si potrà rivedere anche la puntata di venerdì, come tutte le altre andate in onda sinora.