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Io, Giada, amo il CrossFit

Dopo la diagnosi di sclerosi multipla, nel 2022, Giada ha ripreso a fare lo sport che ama e insegna. Quest’anno si è qualificata per i prossimi “Adaptative CrossFit Games”, le Paralimpiadi del CrossFit, che si svolgeranno in Texas, al “Henry B Gonzales Convention Center” di San Antonio, dal 19 al 22 settembre.

25/07/2024

 

Il 30 maggio 2023, Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, Giada Cerpolloni, una delle prime dieci “crossfitter” al mondo nella sua categoria, usciva saltando dall’aula Universitaria dove aveva conseguito la sua Laurea Magistrale in Scienze dello Sport.


31 anni, laurea triennale in Scienze Motorie  e Master in "DSA - Disturbi specifici dell'apprendimento" ottenuto da poco,  Giada ha un’idea guida e la pratica ogni giorno: «la mia vita è sport. E lo sport è amore e sfida. Se anche un giorno ‘fallisco’, se finisco l’allenamento ottenendo meno di quanto immaginavo, alla fine sono sempre felice e soddisfatta del risultato cui arrivo».

 

Giada_Laurea


Solo qui, dopo un po’ di righe, aggiungiamo – perché non è la cosa principale – che Giada «il 5 settembre 2022» – certe date non si scordano – ha avuto la diagnosi di sclerosi multipla.


Una diagnosi così è una cosa seria, non puoi passarci sopra con una scrollata di spalle: «nei giorni in cui ero ricoverata non avevo il coraggio di dire al mio ragazzo cosa aveva rivelato la risonanza. Ho chiesto a mia mamma di farlo per me. In quei giorni lui andava a cenare la sera da loro. Quando Michele mi ha chiamato, la sera in cui aveva saputo da mia mamma cosa mi avevano detto, sono scoppiata a piangere.

 

Ma lui mi ha detto: “: “io so chi è Giada, sei forte e supereremo tutto insieme”. Lui, di solito così introverso, mi ha fatto toccare con mano, in quel momento, quanta forza avesse da condividere con me. E mi ha reso ancora più consapevole di quanta forza mi dà. Noi conviviamo da circa 4 anni e ci conosciamo da 7: lui è stato un punto fondamentale della mia vita prima e lo è anche adesso per affrontare la sclerosi multipla. Così come la mia famiglia, il mio babbo, mia mamma, mia sorella, cui ho dato una preoccupazione di cui non riesco a non sentirmi responsabile, anche se la sclerosi multipla non è arrivata per una mia scelta».


Affrontare la sclerosi multipla e vivere, a testa alta e schiena diritta, senza dimenticarsi chi si è e chi si vuole vivere. Questo fa Giada, come tante persone che condividono la stessa diagnosi.

 

«Ogni giorno – racconta Giada – vado nella mia palestra di CrossFit, a Pesaro, dove faccio da coach ai ragazzi iscritti. Poi mi alleno anche io, tre o quattro volte la settimana. La stanchezza della sclerosi multipla si fa sentire, ma il CrossFit, come ogni amore vero, ti accoglie per come sei e si adatta sempre a te. È visto come uno sport estremo, di fatica: ma tutto, l’esercizio, l’intensità, il volume dello sforzo è adattabile all’individuo. Io, che vengo dalle arti marziali, mi sono innamorata di questo sport nel 2013 e non l’ho più lasciato. Mi riempie veramente: ogni volta esco dall’allenamento con una soddisfazione. Certo, oggi mi affatico molto più di prima e ho dovuto cambiare tanto sul mio allenamento. Mi dà fastidio correre, perdo l’equilibrio nel saltare. Ma questo non mi abbatte, anzi è come se la diagnosi di SM mi avesse dato ancora più forza. So che devo dividere le sessioni, che devo magari farne di meno, ma non è una frustrazione ma un amplificatore di forza».

 

Fondato negli Stati Uniti negli anni 70, il CrossfFit è un programma di rafforzamento che unisce fitness e wellness: prevede la possibilità di svolgere esercizi diversi a corpo libero (come ad esempio le flessioni), con i pesi (usando per esempio il bilanciere) e attività aerobiche (esempio: il vogatore).

 

Giada Cerpolloni - CrossFit


Giada quest’anno si è qualificata prima per le semifinali e poi tra i primi dieci nella disciplina “Adaptative CrossFit” al mondo: a settembre gareggerà in Texas, a San Antonio, agli “Adaptative CrossFit Games” della sua categoria, “Standing Diagnosis”: «In pratica – racconta – saranno le “Paralimpiadi del CrossFit” e si svolgeranno dal 19 al 22 settembre. Essermi qualificata è un successo incredibile, ancora di più se ripenso ai periodi molto pesanti che ho passato dopo la diagnosi. Uscita dall’Ospedale, dopo la diagnosi, sono dovuta rimanere un altro mese a letto e mi dicevo: “ma dove vuoi andare, adesso? Basta col CrossFit e con tutto. Da dove potrei ricominciare? Ho perso tutto e non so cosa succederà domani». Il futuro mi faceva paura, per la sua imprevedibilità. Ero nel vortice di tante riflessioni che mi bloccavano. Poi, a poco a poco, anche con la spinta dei miei cari a non arrendermi, ho ricominciato e sono arrivata a questo risultato inatteso. Il futuro è meglio di come me lo potevo immaginare».


Giada, che vive di sport, è anche docente della Federazione italiana pesistica FIPE, per quanto riguarda la Regione Marche .

 

Dopo i mondiali, avrebbe un altro sogno da realizzare: «vorrei diventare insegnante di attività motoria nelle scuole. È una strada lunga, ma ci sto lavorando».

 

Legata alla Sezione AISM di Pesaro, è pronta a partecipare al prossimo Convegno Giovani di AISM, il prossimo novembre: ti aspettiamo tra noi, Giada!

 

Giada ha anche un altro desiderio: «Voglio fare vedere che ogni attività fisica, una camminata nella natura, un allenamento funzionale come quello che faccio io, adattato a seconda della persona, è sempre una cosa bella e benefica. Praticare sport fa bene al fisico, a chi può avere specifici problemi di salute. Fa bene alle persone con SM o con malattie neurologiche come me, fa bene alla sfera mentale, insegna a saper gestire anche ciò che di faticoso e difficile può portare la vita».


Intanto su You Tube  possiamo vedere l’esercizio (il “workout”, come si dice correttamente nel gergo del CrossFit, con cui Giada si è qualificata per i prossimi mondiali. 


In bocca al lupo, Giada, idealmente saremo tutti lì con te!