Il Fondo Caregiver, dedicato ai familiari che assistono persone con disabilità grave, è stato istituito nel 2017 ed è indirizzato a fornire supporto e sviluppare interventi a sostegno di questa fondamentale figura. Il Decreto di riparto alle Regioni del Fondo del 2022, pubblicato recentemente tra varie vicissitudini e con i consueti tempi tecnici e ritardi, porterà concretamente sui territori circa 25 milioni di euro.
Da tempo AISM e FISH chiedono, con il movimento delle persone con disabilità e dei loro familiari, di strutturare interventi legislativi e su più larga scala per realizzare effettivi diritti dei familiari: ad esempio, servizi a sostegno dei carichi assistenziali per consentire il mantenimento del posto di lavoro, agevolazioni contributive e possibilità di prepensionamento, servizi di cura e presa in carico specifici dei familiari, supporti economici, ecc.
Tuttavia, ancora per quest’anno, il Fondo è volto a finanziare singoli interventi per nuclei familiari.
A chi sono destinati i fondi?
In particolare è rivolto ai caregivers familiari, di cui all'art. 1, comma 255, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, ovvero “familiare la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18.”
Le priorità del fondo
a) caregiver di persone in condizione di disabilità gravissima (nel caso della sclerosi multipla intese come persone con EDSS pari o maggiore di 9);
b) caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali, comprovata da idonea documentazione;
c) a programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.
Quali interventi finanzierà il fondo
a) assistenza diretta in favore dei caregiver regionali mediante l'erogazione di contributi di sollievo o assegni di cura;
b) assistenza diretta o indiretta tramite la predisposizione di bonus sociosanitari utilizzabili per prestazioni di assistenza sociosanitaria;
c) assistenza diretta o indiretta per la fruizione di prestazioni di tregua dall'assistenza alla persona con disabilità, attuabili con interventi di sollievo, ad esempio per il fine settimana che favoriscano una sostituzione nell'assistenza o un ricovero in struttura residenziale aventi carattere di temporaneità;
d) attivazione e sviluppo di progetti finalizzati a percorsi di sostegno psicologico individuale o di gruppo;
e) interventi volti ad attività di formazione dei nuclei familiari che assistono persone con disabilità grave e gravissima o comunque rientranti nella definizione del comma 205 succitato;
f) Interventi programmati per effetto del decreto 18 dicembre 2021 recante «Criteri e modalità di utilizzo delle risorse del Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare per l'anno 2021.
Le regioni dovranno programmare l’uso del Fondo e darne comunicazione al Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri contestualmente alla richiesta della loro quota di Fondo, che l’Ufficio sopra richiamato dovrà poi trasferire a ciascuna secondo gli importi indicati nella tabella.
Le somme assegnate nel 2022 Regione per Regione
Abruzzo
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Basilicata
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Calabria
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Campania
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Emilia Romagna
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Friuli Venezia Giulia
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Lazio
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Liguria
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Lombardia
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Marche
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Molise
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Piemonte
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Puglia
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Sardegna
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Sicilia
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Toscana
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Umbria
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Valle d'Aosta
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Veneto
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TOTALE
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Nel frattempo è ripreso l’iter della norma per i caregiver in parlamento e AISM con FISH continueranno a seguirne lo sviluppo, intervenendo per ottenere una concreta tutela dei diritti e il riconoscimento dei caregivers.