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12/03/2013

CCSVI e sclerosi multipla: risultati di uno studio americano a singolo centro, controllato

 

Le Associazioni SM americana e canadese hanno investito 2,4 milioni di dollari per sette progetti che si sono proposti di analizzare la relazione tra CCSVI e SM. Pubblicati su Annals of Neurology i risultati di un primo studio

 

Nel 2010 le Associazioni SM americana e canadese hanno investito 2,4 milioni di dollari per supportare sette progetti di ricerca che si sono proposti di analizzare la relazione tra CCSVI e SM. Uno dei sette studi finanziati ha recentemente pubblicato i risultati preliminari nella rivista Annals of Neurology. Il dottor Jerry S. Wolinsky, dell'Università del Texas, Health Science Center di Houston ha riunito un gruppo di esperti con diverse specialità per esaminare il ruolo della CCSVI nella SM, e convalidare una tecnica affidabile per lo screening della CCSVI. I collaboratori di questo progetto, dell'Università del Texas, sono il capo della Radiologia Interventistica Vascolare (dottor. Alan M. Cohen,) il direttore del laboratorio neurosonografico (dottor Barreto), il Capo di RMI Cardiovascolare (dottor Larry A. Kramer,), e esperti neurologi di SM (dottori Wolinsky, Staley A. Brod, John W. Lindsey e Flavia Nelson).

 

Lo studio a singolo centro, prospettico controllato, ha coinvolto 206 persone con SM e 70 persone di controllo senza SM. L’obiettivo della prima parte dello studio era di comparare la prevalenza della CCSVI, tramite neurosonografia, nei due gruppi di persone esaminati. I ricercatori hanno analizzato in cieco, con la sonografia Doppler (esame ECD), il flusso venoso. Il tecnico neurosonologo che effettuava l’esame e gli specialisti che leggevano le scansioni, infatti, non conoscevano la stato di malattia della persona in esame. I ricercatori hanno utilizzato una macchina per ECD standard, non la stessa utilizzata dal dottor Zamboni, e hanno seguito il protocollo e i criteri pubblicati dal dottor Zamboni (J Neurol Sci 2009;282:21-27).

 

Risultati
I risultati dello studio hanno mostrato che 82 persone su 276 (29,7%) presentavano almeno uno dei criteri di anomalie del flusso venoso proposti da Zamboni; 13 su 276 (4,7%) presentavano 2 criteri consistenti con la diagnosi di CCSVI. Nessuno presentava più di 2 criteri. La CCSVI è stata riscontrata nel 3,88% delle persone con SM e nel 7,14% di persone di controllo, una differenza che non è risultata statisticamente significativa. Inoltre, il numero dei partecipanti che mostravano 0, 1 o 2 criteri di Zamboni non differivano in modo significativo tra le persone con SM e i controlli non SM, o tra i sottogruppi SM (SM recidivante-remittente, sindrome clinicamente isolata, e SM progressive).

 

Il dottor Wolinsky, con il suo gruppo, sta continuando lo studio, comparando i dati delle analisi ultrasonografiche con dati ottenuti con altre tecniche di imaging, come la venografia di risonanza magnetica (MRV) e la venografia transluminale (TLV). Questi risultati permetteranno di determinare la veridicità delle conclusioni basate sulle analisi sonografiche e verranno pubblicate quando sarà concluso lo studio. Nel complesso, i risultati di questo studio mostrano che la prevalenza della CCSVI nei partecipanti a questo studio è molto più bassa di quanto riportato in altri studi e non distingue le persone con SM da quelle non SM.

 

I ricercatori concludono che, nonostante i limiti dello studio (singolo centro, singolo cieco), i loro risultati non supportano un'associazione causale tra CCSVI e la patologia della SM. Inoltre sottolineano che è utile considerare i risultati di grandi studi multicentrici, come quello condotto dall’Associazione SM italiana.

 

Referenza
Chronic cerebrospinal venous insufficiency: Case-control neurosonography results. Barreto AD, Brod SA, Bui TT, Jemelka JR, Kramer LA, Ton K, Cohen AM, Lindsey JW, Nelson F, Narayana PA, Wolinsky JS.Ann Neurol. 2012 Dec 13. doi: 10.1002/ana.23839. [Epub ahead of print]