Gli studi genetici sulla sclerosi multipla hanno identificato oltre 200 varianti che influenzano il rischio di sviluppare la patologia. Questo tipo di ricerca fornisce molte informazioni sulla natura della sclerosi multipla anche a livello molecolare e svela quali sono i meccanismi biologici coinvolti. Tuttavia, gli studi di genetica hanno avuto meno successo nell'identificare i geni che influenzano il decorso nella sclerosi multipla. In altre malattie, la ricerca ha mostrato che i geni spesso controllano l'andamento della malattia, determinandone la gravità. Avere in mano questo tipo di informazioni per la SM consentirebbe ai clinici di prevedere il tipo di malattia cui una persona andrà incontro, il che potrebbe a sua volta aiutare a guidare le scelte terapeutiche. Per esempio, se le previsioni fossero quelle di una malattia più attiva, i medici potrebbero scegliere una terapia più aggressiva già nelle fasi iniziali.
Un nuovo studio, pubblicato su Journal of Neuroinfiammation, ha identificato alcuni geni che potrebbero influenzare il decorso della malattia nella SM. Nella ricerca sono stati confrontati i geni di alcune persone con SM benigna con quelli di alcune persone con SM aggressiva. Le persone con SM benigna presentavano meno disabilità (un punteggio massimo di 3 sulla scala clinica EDSS) dopo 15 anni o più e non avevano mai ricevuto nessun trattamento per la sclerosi multipla. Quelli con la forma aggressiva avevano accumulato maggiore disabilità (punteggio EDSS uguale o maggiore di 6) nei primi cinque anni di SM, nonostante avessero ricevuto dei trattamenti per contrastare la malattia.
I ricercatori hanno analizzato il genoma dei pazienti arruolati nello studio, focalizzandosi in particolare nelle regioni del DNA che contengono le istruzioni per la produzione delle proteine, più probabilmente coinvolte nell'influenzare la progressione della malattia, secondo gli scienziati. Lo studio inizialmente ha identificato 16 cambiamenti genetici che differivano a seconda che i partecipanti avessero una forma benigna o aggressiva di malattia. L'attenzione si è poi concentrata su tre geni, chiamati IGSF9B, NLRP9 e CPXM2. In particolare, cambiamenti nei primi due erano associati alla SM benigna, mentre varianti nell'ultimo aerano associati a forme aggressive di SM.
Per capire come i geni selezionati influenzano il decorso della malattia, gli scienziati hanno analizzato l'attività di ciascuno in diverse zone del corpo e hanno scoperto che, a differenza di quelli che influenzano il rischio di SM coinvolti nel funzionamento del sistema immunitario, questi geni sembrano essere attivi nelle cellule che si trovano all'interno del cervello. In particolare, secondo i ricercatori queste varianti genetiche potrebbero influenzare alcune specifiche popolazioni cellulari nel cervello, modificando il decorso della malattia. Questi geni inoltre potrebbero aiutare a capire quali sono i meccanismi biologici responsabili del decorso della SM.
La sclerosi multipla è imprevedibile e le persone con SM spesso affermano che questa imprevedibilità è uno degli aspetti della malattia più difficili da affrontare. Identificare i geni correlati alla patologia, come quelli trovati in questo studio, potrebbe aiutare i medici a prevedere la sua evoluzione e di conseguenza a personalizzare il trattamento.
Gil-Varea E, Urcelay E, Vilariño-Güell C, et all. J Neuroinflammation. 2018 Sep 14;15(1):265. doi: 10.1186/s12974-018-1307-1.
Fonte: MSIF