Uno studio multicentrico ha analizzato la progressione della SM in tre gruppi. Gli individui nati in nord Africa e cresciuti in Francia hanno dimostrato una maggiore probabilità di diagnosi precoce e progressione rapida della disabilità
Il decorso della sclerosi multipla varia molto a seconda dell'età di insorgenza, dell'esordio recidivante o progressivo, della gravità delle ricadute e relativo recupero. Anche l'etnia o il background genetico familiare potrebbero influenzare la suscettibilità o modificare la progressione della malattia. Ma i dati comparativi disponibili tra le diverse popolazioni sono pochi. Per esempio, i dati epidemiologici riguardanti le persone con sclerosi multipla nel Nord Africa sono scarsi, tuttavia, alcuni studi riguardanti persone nord africane che vivono in Francia hanno evidenziato un decorso più aggressivo di SM rispetto alle persone caucasiche.
In uno studio multicentrico condotto in Francia e in Tunisia, che ha coinvolto 462 persone con sclerosi multipla, è stata esaminata la progressione della disabilità in tre gruppi distinti: 1) individui nord africani che vivono in Francia, 2) individui nord africani che vivono in Tunisia e 3) individui caucasici che vivono in Francia. I ricercatori hanno confrontato il tempo trascorso tra la diagnosi e il raggiungimento di alcuni gradi di disabilità (EDSS di 3, 4 e 6).
Il gruppo che ha evidenziato il maggior rischio legato all'ambiente e al patrimonio genetico è quello degli individui nord africani cresciuti in Francia. In questo vi era una maggiore probabilità di sviluppare la SM in età precoce e di passare in un tempo minore dalla diagnosi allo sviluppo di un EDSS di 6.
I ricercatori hanno scoperto che le differenze tra i tre gruppi erano indipendenti da eventuali trattamenti ricevuti dalle persone. Secondo i ricercatori i risultati sottolineano il ruolo sia dell'ambiente che dei geni nella definizione del rischio SM in un individuo.
Fast multiple sclerosis progression in North Africans.
Sidhom Y et al. Neurology. 2017 Mar 28;88(13):1218-1225.
Fonte: MSIF