Lo dice ATLAS, la più vasta indagine globale sulla malattia, pubblicata dalla Federazione Internazionale Sclerosi Multipla (MSIF) e presentata all’ECTRIMS
I numeri sono evidenti: si stima che il numero delle persone con SM nel mondo è aumentato a 2,3 milioni (9,5% in più rispetto all'indagine 2008). Guarda i numeri della SM in Italia
A rilevare il dato è Atlas, la più vasta indagine mondiale della malattia, presentata oggi all’Ectrims. Il nuovo “Atlante” fornisce anche i dati sulla prevalenza di SM nei bambini: fino al 5% delle persone con SM sviluppa la malattia prima dei 18 anni. Conferma che le donne hanno una probabilità due volte più alta di avere la SM rispetto agli uomini, anche se in alcuni paesi le donne hanno una probabilità di avere la SM di tre volte più alta.
Da Atlas emerge inoltre che il numero di neurologi in tutto il mondo è aumentato del 30% e la fornitura di apparecchiature di risonanza magnetica, che sono fondamentali per la diagnosi precoce e il trattamento della sclerosi multipla, è raddoppiata negli ultimi 5 anni nei paesi emergenti. Si evince poi la notizia che le terapie modificanti la malattia per la SM sono in parte o interamente finanziate dai Governi nel 96% dei paesi ad alto reddito, ma il finanziamento scende a zero nei paesi a basso reddito.
Atlante (Atlas) della SM 2013 è stato pubblicato dalla Federazione Internazionale Sclerosi Multipla (MSIF) con sede a Londra, ed ha aggiornato il primo Atlante della SM pubblicato nel 2008: fornisce un quadro più chiaro della SM in tutto il mondo e di come viene diagnosticata e trattata la malattia.
“L'Atlante della SM 2013 mostra che ci sono più persone con SM in tutto il mondo rispetto a quanto è stato precedentemente stimato e, che nei paesi a basso reddito, non vi è alcun finanziamento pubblico per i farmaci e per il trattamento della SM. Ecco perché si chiede più ricerca scientifica per vincere la malattia e dare qualità di vita alle persone con SM e si chiede di rendere i trattamenti più accessibili a tutti – dichiara Mario Alberto Battaglia, vice presidente della MSIF e presidente di FISM, fondazione dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla –. La SM è una malattia che non rispetta confini geografici: tutte le persone hanno diritto ai migliori trattamenti possibili nella propria vita”.
"Con questa nuova edizione dell'Atlante della SM, ora abbiamo un quadro molto più chiaro di dove sono le lacune e dove sono stati fatti dei miglioramenti per la diagnosi e il trattamento di questa malattia debilitante - ha dichiarato Peer Baneke, chief executive officer della MSIF. E aggiunge: “Quello che è evidente è che esistono disparità non solo tra paesi sotto sviluppati e paesi emergenti, ma all'interno dei paesi stessi. Per esempio, una recente relazione dell’Associazione SM inglese mostra l’entità delle disuguaglianze nel trattamento e nella cura delle persone con SM nel Regno Unito. Tuttavia siamo convinti che l'Atlante della SM stia aiutando ad aumentare la consapevolezza della malattia in aree del mondo dove è stata spesso sotto-diagnosticata. Siamo particolarmente incoraggiati dal vedere un aumento del 40% delle risorse finalizzate nella diagnosi e nel trattamento delle persone con SM nel mondo arabo rispetto a quanto rilevato nella nostra ultima indagine".
Il professor Alan Thompson, direttore dell'Istituto di Neurologia di Londra e Presidente del International Medical and Scientific Board della MSIF, ha dichiarato: "Catturare l'enormità dell'impatto globale della SM in modo chiaro e preciso è essenziale se vogliamo migliorare la gestione della malattia e ridurre la disabilità. In qualsiasi luogo questo è ancora più rilevante per le persone con sclerosi multipla progressiva, per le quali la mancanza di trattamenti efficaci e il costante deterioramento delle capacità è particolarmente impegnativo. L'Atlante aiuterà a guidare gli sviluppi in queste aree e fornire una piattaforma utile per la recente formazione della Progressive MS Alliance - una rete globale di Associazioni SM e ricercatori".
L'Atlante della SM 2013 invita le istituzioni, gli operatori sanitari e le organizzazioni di SM a utilizzare i dati più recenti per garantire una migliore diagnosi e che i trattamenti e le informazioni siano a disposizione di tutti, indipendentemente dalla nazione in cui vivono.
Perché l'Italia è un paese ad alto rischio di SM
Ecco alcuni numeri che rendono l'Italia un paese ad alto rischio di sclerosi multipla.
- Incidenza: 4 per 100.000 abitanti
- 1 diagnosi ogni 4 ore
- 68.000 persone con SM nel paese
- 2.000 nuovi casi all’anno, con una netta prevalenza per donne e giovani tra i 20 e i 40 anni la fascia d’esordio
- nel 1970, 7 persone con SM su 10 arrivavano all’invalidità in 15 anni
- nel 2010, 3 persone con SM su 10 arrivano all’invalidità in 25 anni