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13/10/2010

La dichiarazioni di Giancarlo Comi sulla CCSVI

 

(ANSA) - GOTEBORG, 14 OTT - ''La CCSVI non è la causa della sclerosi multipla'' e su questa conclusione, a cui sono giunti gli esperti riuniti nella sessione dedicata a questa patologia, al congresso internazionale Ectrims, ''neanche Paolo Zamboni ha obiettato''. Ora ''evitiamo di creare un nuovo caso di Bella, ne abbiamo già avuto uno ed è sufficiente''.

 

Queste le parole con cui Giancarlo Comi, neurologo dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ha commentato il dibattito sollevato dall'ipotesi formulata da Zamboni, circa la correlazione tra la malattia autoimmune e l'insufficienza venosa cerebro-spinale cronica, riscontrata dal chirurgo in alcuni malati.

 

''Appare abbastanza chiaro che ci potrebbe essere qualche associazione con la malattia - ha aggiunto Comi - ma non di tipo causale, quindi è compito degli studi futuri accertare la verità. Tra tutti crea molte attese quello multicentrico italiano finanziato dall'Aism, per il quale saranno reclutate 2mila persone''. 

 

Secondo Comi, in questo momento ''non esiste alcuno spazio di terapia, sarebbe una follia perché questa condizione di
restringimento delle vene giugulari è presente in un quarto delle persone normali. Dovremmo curarci tutti?''.

 

Il neurologo, poi condivide il recente parere del Consiglio Superiore di Sanità: ''prima si deve chiarire se c'è qualche
rapporto ma credo che mai e poi mai si faranno operazioni per questa ragione''.

 

''Data la numerosità dei pazienti coinvolti, lo studio dell'Aism - ha concluso Comi - metterà la parola fine alla diatriba ma già i dati che abbiamo sono molto chiari. E poi la Ccsvi è stata trovata anche in altre malattie neurologiche. Il rapporto causa-effetto non esiste, ormai nessuno più lo sostiene''.(ANSA).