L'attività sessuale è una parte importante della vita delle persone con SM. Uno studio condotto in Polonia su 137 donne. Segnalati i problemi più comuni. Dato interessante: il 98% non ha mai parlato con operatori o medici di questi temi
L'attività sessuale è una parte importante della vita delle persone e influenza la loro qualità di vita, la qualità delle loro relazioni, arrivando anche a influenzare l'autostima e l' immagine di sé. Diverse ricerche condotte negli anni scorsi hanno evidenziato la SM può influenzare gli aspetti della funzione sessuale in entrambi i sessi. Il presente studio, pubblicato sulla rivista Sexuality and Disability (Prevalence of sexual dysfunctions among women with multiple sclerosis, Jun;31(2):141-153, 2013) ha valutato in maniera più specifica le problematiche a carico del sesso femminile.
Questo studio condotto in Polonia su 137 donne con diagnosi di SM e punteggio medio di EDSS di 5.2, ha valutato la loro situazione clinica circa la SM, approfondendo tramite somministrazione di questionario specifico la loro vita sessuale. Infatti, oltre alla valutazione delle condizioni mediche, dei trattamenti farmacologici che venivano assunti, altri aspetti presi in considerazione erano l’eventuale presenza di problemi depressivi e la storia ostetrica-ginecologica delle donne. Infine ai partecipanti era proposta la compilazione di un questionario, denominato Female Sexual Function Questionnaire (SFQ28).
Tale questionario è composto da 28 domande, per ognuna delle quali sono previste cinque o sette opzioni di risposta tra cui scegliere (per esempio molto spesso, a volte o per niente). Gli aspetti che vengono valutati riguardano diversi aspetti della sessualità come per esempio il desiderio, l’eccitazione (sensazione), l’eccitazione (lubrificazione), l’eccitazione (cognitiva), l’orgasmo, il dolore, il piacere e il partner.
In pratica alle donne partecipanti allo studio veniva richiesta una valutazione della loro vita sessuale, rispetto al momento dell’insorgenza della malattia, in altre parole se era rimasta la stessa, se era migliorata o peggiorata. Inoltre è stato chiesto loro di descrivere la qualità dei loro attuali rapporti sessuale, scegliendo tra: decisamente negativi, piuttosto negativo, neutro, in qualche modo positivo o dubbio positivo.
I ricercatori hanno osservato che i due terzi dei partecipanti (70%) segnalavano problemi nel campo dell'attività sessuale, ma molto pochi (2,2%) ne avevano mai discusso con il loro medico. Inoltre, i disturbi più comuni erano: riduzioni del desiderio (58%), riduzione della sensazione genitale (47%), diminuizione della lubrificazione (48%), diminuzione soggettiva eccitazione (45%) e difficoltà con l'orgasmo (40%), il dolore sessuale non era frequente (6%). Le varie difficoltà erano più frequenti nelle donne più anziane e in coloro che avevano una storia di depressione.
Infine un dato molto interessante, a parere dei ricercatori stessi, è che al 98% delle donne partecipanti allo studio non era mai stata chiesta nessuna informazione circa la loro vita sessuale, eventuali disturbi rilevati. Pertanto gli autori suggeriscono nelle loro conclusioni che gli operatori sanitari dovrebbero prestare maggiore attenzione ai disturbi sessuali in modo che alle persone con SM vengano offerte le corrette informazioni ed il sostegno adeguato.