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01/02/2011

Nessuna associazione tra CCSVI e le forme CIS

 

Pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Neurology uno studio sull’associazione della CCSVI e le sindromi clinicamente  isolate (CIS).

 

Lo studio, coordinato dal Professor Claudio Baracchini dell’Università di Padova e dal Professor Paolo Gallo del Centro Sclerosi Multipla del Veneto e dell’Università di Padova, ha analizzato la presenza della CCSVI nelle CIS come forme di esordio di SM per valutare la possibile relazione causa effetto tra CCSVI e SM.

 

Il gruppo  del dottor Zamboni, che per primo ha descritto l’associazione tra CCSVI e SM, ha ipotizzato che la distribuzione patologica delle malformazioni venose possa essere predittiva dei sintomi all’esordio della malattia.

 

Per validare questa ipotesi gli autori di questo lavoro hanno sottoposto a sonografia eco-color Doppler delle vene transcraniche ed extracraniche 50 persone con CIS, con lesioni infiammatorie disseminate evidenziate in risonanza magnetica, e 180 persone di controllo. Il gruppo di controllo era costituito da 50 soggetti sani che concordavano per età e sesso con le persone con CIS, 60 persone con amnesia globale transiente (TGA) e altri 60 soggetti sani che concordavano per età e sesso con le persone con TGA.  Le persone che risultavano positive alla CCSVI  venivano successivamente sottoposte a venografia selettiva.

 

Tutte le persone con CIS sono risultate prive di anomalie all’esame delle vene transcraniche, mentre il 52% delle persone con CIS, il 31,8% di tutti controlli sani e il 68,3% dei soggetti con TGA sono risultati avere una o più anomalie evidenziate  con l’esame extracranico.

 

Solo il 16% delle persone con CIS sono risultate soddisfare tutti i criteri per la diagnosi di CCSVI mentre l’esame di venografia selettiva, condotto in questi soggetti non ha mostrato anomalie venose.

 

I risultati ottenuti indicano che la CCSVI è una condizione poco frequente nelle CIS e che le anomalie, evidenziate dalla sonografia eco-color Doppler delle vene extracraniche nel 16% di soggetti CIS, non influenzano l’emodinamica delle vene cerebrali.

 

Gli autori concludono che il loro studio non supporta l’ipotesi che l’ostruzione delle vene cerebrali svolga un ruolo patogenetico nella SM e suggeriscono che sono necessari ulteriori studi per chiarire se la CCSVI possa essere associata a stadi più tardivi della SM e se possa caratterizzare le forme progressive della malattia.

  

“No Evidence of Chronic Cerebrospinal Venous Insufficiency at Multple Sclerosis Onset” C. Baracchini,P. Perini, M. Calabrese, F.Causin, F. Rinaldi and P. Gallo Annals Neurol. 2011;69:90–99

 

NB: maggiori dettagli sullo studio possono essere reperiti sul sito della banda dati online PudMed e nella dichiarazione del Prof. Baracchini pubblicata su questo sito nell'ottobre 2010, pochi giorni dopo il congresso ECTRIMS di Goteborg, occasione in cui i dati dello studio sono stati presentati alla comunità scientifica.