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«Noi volontari AISM, una storia in movimento»

Francesco Vacca e Marco Togni: «Ecco come è cambiata la nostra vita da quando ci siamo messi in “cammino” con AISM. Ne parleremo nella puntata del 25 marzo a “Succede sempre di venerdì”».

Un’occasione per condividere «cosa conta e cosa invece passa» e come si continua a costruire un mondo libero dalla sclerosi multipla nel tempo che viviamo.

31/03/2021

 

Un volontario AISM è una persona in movimento. Sempre pronta a partire, vive di incontri, di connessioni, di informazioni. Di concretezza condivisa.

Come Marco Togni, “Osky” per chi lo frequenta sui social: «Sono un ingegnere, un camminatore e soprattutto un volontario AISM- racconta -. Nel 2019 mi sono ritagliato nove mesi della mia vita – quasi una nuova nascita - per attraversare tutta l’Italia a piedi e portare in tutta Italia una campagna di sensibilizzazione itinerante sulla vita con la SM. Una “campagna” che è durata 259 giorni e mi ha permesso di incontrare 63 Sezioni AISM, 55 nel viaggio a piedi e altre 8 a dicembre, a fine viaggio, quando sono andato in Sicilia e Sardegna. Ho potuto conoscere una marea di persone, vivere un’esperienza incredibile, unica. A volte mi sembra sia stato un sogno, non una cosa reale».

 

Marco è come tutti i volontari AISM e tutti i volontari AISM sono un po’ come Marco, sempre pronti ad affrontare nuove sfide, a metterci tutto se stessi e a costruire reti solidali che sostengano le persone con SM ovunque vivano.

 

Potremo ripercorrere un po’ della sua storia nella prossima puntata di «Succede sempre di venerdì”, su Telegenova (canale 18 del digitale terrestre per chi vive il Liguria), in streaming sul sito dell’emittente (per chi non abita in Liguria) e su NCG Television.net.

E, chi non potrà connettersi in diretta, da lunedì potrà rivedere la puntata sulla pagina Facebook di AISM.

 

 

I volontari AISM sono giovani, come Marco, e sono persone dalla lunga storia, come Francesco Vacca, Presidente nazionale AISM.

«Come persona io sono rinato quando, tanti anni fa, dopo la crisi seguita alla diagnosi di SM, ho incontrato AISM e scelto di impegnarmi in associazione. Io ero un uomo chiuso su se stesso, ora conosco tutti. Camminavo a testa bassa, non guardavo oltre il muretto, ora vedo l’orizzonte di un intero mondo libero dalla sclerosi multipla. Quello che fai in AISM arricchisce anche te, ti fa incontrare gli altri, ti fa cambiare il tuo modo di vivere. Con AISM da volontario mi sono arricchito due volte e continuo a farlo. E io, volontario a tempo pieno di AISM, nell’ultimo anno di lock down e zone rosse sto soffrendo, non solo per il Covid, ma anche perché non posso esprimermi al 100%».

 

 

I volontari AISM vivono sogni che diventano realtà, perché li condividono e non smettono di farlo mai, neanche quando il viaggio finisce: sono mille fili di storie che diventano una storia unica, ben presente in ogni angolo d’Italia.

 

«Per il viaggio avevo aperto un gruppo in Facebook, che a poco a poco è cresciuto, come un grande albero  – aggiunge ancora Marco -. Nate per raccontare un viaggio, quelle pagine dovevano finire con il termine del viaggio. Invece avevo incontrato così tante persone, c’erano così tante storie che non ero riuscito a raccontare mentre ero in viaggio, che mi è sembrato un dovere assoluto continuare a raccontare le esperienze delle persone che ho incontrato. E così ho continuato a essere un volontario AISM anche nel 2020, nonostante la pandemia ci abbia chiuso in casa, per raccontare le storie delle persone incontrate e di altre che si sono aggiunte, perché proprio tramite i social ne ho conosciuto tante altre. Ho una grande voglia di incontrare nuovamente ‘dal vivo’ le Sezioni e le tante persone che ho conosciuto, intanto ogni settimana continuo a fare la mia parte per raccontare le persone, i numeri della sclerosi multipla in Italia, rilanciare le informazioni della settimana su AISM e sulla SM, parlare in diretta con il professor Filippo Martinelli Boneschi di ricerca, scienza, medicina, vaccini. Non ci fosse stata la pandemia, nel 2020 non avrei passato un weekend a casa, perché le persone che ho voglia di rivedere sono tantissime».

 

E allora, come dice il Presidente Francesco Vacca, «venite a vedere. In AISM c’è posto per tutti. C’è vita per tutti. È prezioso chi può venire in Sezione a rispondere alle telefonate delle persone e chi può mettersi a disposizione per portare le persone a fare una visita medica. Chi ha competenze specifiche da offrire, che siano quelle psicologiche, informatiche, delle scienze motorie. Chi è abile nell’andare in piazza, parlare con la gente, sensibilizzare, promuovere le raccolte fondi. Chi ha un cuore in ascolto, chi ha porte da aprire agli altri».

 

Per quanto la sclerosi multipla sia una faccenda seria, una malattia che non passa e ha un impatto infinito sull’esistenza, vivere da volontario in AISM può persino essere bello, conclude Marco: «Siamo come una grande famiglia. Sembra incredibile, siamo in migliaia, ma ci conosciamo tutti: ogni volta che mi trovo a parlare di qualcuno con qualcun altro scopro che ci conosciamo e stimiamo tutti».

 

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