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15/02/2011

Nuove linee guida dell’American Academy of Neurology

 

L’ American Academy of Neurology ha pubblicato sulla rivista Neurology (2011, 76 (3) :294-300). Le nuove linee guida per l’utilizzo della plasmaferesi nella SM e in altre patologie neurologiche.

 

La SM si ritiene che sia una malattia autoimmune, i fattori coinvolti in questi meccanismi potrebbero trovarsi nel plasma delle persone con SM e per tali motivi sono state condotte diverse ricerche in tal senso. I ricercatori dell’American Academy of Neurology hanno esaminato le pubblicazioni scientifiche presenti in letteratura dal 1995 al 2009 per rivalutare il ruolo di tale strategia per il trattamento di varie malattie, compresa la SM.

 

La plasmaferesi è un procedimento che permette la pulizia del sangue; in altre parole il sangue viene prelevato dalla persona e viene trattato in maniera tale da ottenere la separazione tra il plasma (raccolto in una sacca) e le altre componenti del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) che verranno reinfuse nuovamente alla persona stessa da cui sono state prelevate. Il plasma che è stato prelevato viene sostituito da soluzione fisiologica pari a quella di plasma donato, rimpiazzando così immediatamente i liquidi perduti con questa procedura. La plasmaferesi viene impiegata per il trattamento di alcune malattie autoimmuni come la miastenia gravis e la sindrome di Guillain-Barré, perché rimuove gli anticorpi circolanti che si pensa possano essere attivi e responsabili di queste malattie.

 

Dall’analisi delle pubblicazioni è emerso che la plasmaferesi può essere efficace come terapia secondaria per il trattamento delle ricadute che non rispondono ai corticosteroidi nelle persone con SM recidivanti remittenti e può essere inoltre utile per le forme gravi, per esempio nel caso di sclerosi multipla rapidamente progressive e patologie similari. Il trattamento con plasmaferesi invece non è stato trovato essere efficace per la sclerosi multipla secondariamente progressiva e primariamente progressiva.