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14/07/2011

Nuovo studio sul rapporto tra gravidanza e sclerosi multipla

 

La SM si verifica più frequentemente nelle donne in età fertile, ma non ci sono ancora evidenze scientifiche che infuenzi la gravidanza. Uno studio canadese ha raccolto importanti informazioni analizzando migliaia di casi clinici nell'arco di oltre dieci anni

 

La SM si verifica più frequentemente nelle donne in età fertile, e questo fa si che le donne si pongano delle domande sui rapporti tra malattia e gravidanza e viceversa. I numerosi studi pubblicati in passato al riguardo hanno permesso di poter rispondere in parte a tali domande (a tal proposito scarica il libro realizzato da AISM Gravidanza e SM della collana editoriale Giovani oltre la SM). Al momento non ci sono evidenze scientifiche che la SM influenzi la fertilità o che determini un aumento degli aborti spontanei, delle malformazioni fetali o di neonati nati morti. Diversi studi condotti su gruppi numerosi di donne hanno evidenziato che la gravidanza, il  travaglio e il parto e l’incidenza di complicanze fetali non sono differenti nelle donne che hanno la SM rispetto alle donne sane.

 

Il presente studio, pubblicato online sulla rivista Annals of Neurology, è stato realizzato grazie al finanziamento del Canadian Institute of Health Research. I ricercatori hanno raccolto dati provenienti dal database dei centri SM del British Columbia e dal British Columbia Perinatal Database Registry, che comprende quasi tutti i nati nella provincia. Hanno analizzato 432 nascite da donne con SM e 2975 nascite da donne senza SM nel periodo compreso dal 1998 al 2009, andando a verificare l'età gestazionale, il peso alla nascita, la tipologia del parto, se vaginale assistito o taglio cesareo. Questo studio unico, grazie all’utilizzo di tali database, è stato in grado di esplorare i fattori clinici nelle donne con SM, potendo esaminare per esempio età di esordio, durata della malattia, disabilità.

 

I risultati hanno mostrato che, nel complesso, le donne con SM non hanno particolari differenze negli esiti di gravidanza rispetto alle donne che non avevano la SM. In particolare il peso medio alla nascita e l’età gestazionale dei neonati non mostravano differenze nei due gruppi e le donne con SM non presentavano un rischio maggiore di complicanze di parto.

 

Un maggior livello di esiti avversi era invece presente nelle donne con SM che presentavano maggiori problemi di disabilità, anche se questa differenza non era rilevante ai fini statistici.

 

Gli autori commentano che sono necessari ulteriori studi per determinare se le donne con disabilità maggiore abbiano necessità di controlli medici maggiori durante la gravidanza.

 

Questo studio ha preso in considerazione anche i cosiddetti "fattori confondenti", cioè quei fattori che potevano influenzare la gravidanza, il travaglio e il parto, come l'ipertensione gestazionale, il diabete e l’indice di massa corporea. In effetti i risultati hanno mostrato che le madri che avevano la SM erano più spesso in  sovrappeso o obese. Poiché in generale un alto indice di massa corporea è spesso associato a problemi con la gravidanza e a esiti avversi alla nascita i ricercatori suggeriscono che le donne con SM dovrebbero controllare il loro peso e ottimizzarlo soprattutto quando viene pianificata una gravidanza.