AISM ha inviato al Governo un documento di riflessioni relativo alla Proposta di Riforma del Terzo Settore presentate lo scorso maggio dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
L'Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha inviato al Governo un documento di riflessioni e proposte puntuali relative al progetto di riforma sul Terzo Settore presentato qualche settimana fa dal Governo. Con questo documento, inviato il 13 giugno, AISM fornisce il proprio contributo rispetto alle indicazioni di riforma relativa al Codice civile, alle Leggi sulle Associazioni di promozione sociale e sulle Organizzazioni di volontariato, al Servizio Civile Nazionale, al 5 per mille.
In questo ambito, l’Associazione era già intervenuta in modo significativo sia nei processi di confronto che hanno portato le principali reti di riferimento del settore (Forum permanente Terzo Settore, FISH, CNESC) alla definizione delle proposte presentate sempre in questi giorni al Governo, sia nei momenti di confronto pubblici promossi dal Governo con rappresentanti del terzo settore.
«Abbiamo insistito in particolare sull’importanza che la riforma che il Governo intende promuovere si basi su un nuovo modo di intendere la sussidiarietà come “amministrazione a responsabilità condivisa”. Roberta Amadeo, Presidente Nazionale AISM, chiarisce gli aspetti su cui AISM e FISM hanno posto l’accento: “Non vogliamo operare in un sistema pubblico che deleghi o appalti alle attività delle organizzazioni del terzo settore le risposte che il taglio della spesa pubblica sociale e la contrazione di quella sanitaria non riesce più a garantire. Vogliamo, invece, che ogni intervento sul territorio venga progettato e condiviso insieme, favorendo forme di partecipazione e di autentica sussidiarietà, valorizzando le reti nazionali di associazioni come la nostra in grado di assicurare qualità, affidabilità, progettualità, al di là dell’etichetta di Associazione di Promozione Sociale o di Organizzazione di Volontariato, con attenzione al piano della sostanza e dell’impatto sociale piuttosto che a quello puramente formale. Le leggi devono sostenere e valorizzare le autonomie e la capacità di ogni singola organizzazione, non costringerle all’interno di schemi e modelli rigidi precostituiti. Determinante è, in questo senso, anche che il Governo finalmente dia certezza e continuità all’attuale disciplina del 5 per mille, eliminando ogni tetto di spesa per il riconoscimento delle libere scelte dei cittadini e stabilizzando una volta per tutte la normativa, come esplicitato nello specifico documento inoltrato oggi al Governo dall’Associazione insieme alle più importanti organizzazioni non profit italiane. Quanto al Servizio Civile sarà poi essenziale che la buona ispirazione della legge di riforma parta dalla salvaguardia e consolidamento delle esperienze di servizio civile già in corso, assicurando adeguate risorse finanziarie e supportando attraverso una programmazione adeguata l’impegno di quegli enti che, come AISM, sono da anni in prima fila nel portare avanti a livello nazionale progetti con forte valenza educativa sui giovani e ampia ricaduta sulla comunità.”
Ora la sfida torna al Governo, che ha «promesso» di presentare entro il 27 giugno un Disegno di legge di riforma che tenga conto delle istanze del Terzo Settore: aspettiamo quel giorno, pronti a lavorare in queste settimane perché si arrivi a una proposta di disegno di legge soddisfacente per tutti, in particolare per le persone che nel terzo settore cercano e trovano le risposte per vivere una vita di qualità in una società inclusiva ed esprimere a tutto tondo il loro protagonismo di cittadini veri.