L’indagine di un gruppo di ricercatori tedeschi. Frequenza, modalità di assunzione ed effetti collaterali sembrano essere gli elementi principali che guidano la scelta di una terapia
La disponibilità di terapie che modificano l’andamento della malattia sta aumentando in tutto il mondo. La presenza di più opzioni terapeutiche disponibili significa che non solo gli operatori sanitari ma anche le persone con SM potranno utilizzare diversi trattamenti. Questo studio tedesco, pubblicato sulla rivista Therapeutic Advances in Neurological Disorders (Utz KS, Hoog J, Wentrup A, et al., 2014 Nov;7(6):263-75.), ha esaminato le preferenze di trattamento di 156 persone con SM e i fattori che ne hanno influenzato le loro preferenze, presentando loro coppie di scenari ipotetici di trattamento dove hanno dovuto scegliere il trattamento da utilizzare.
Lo studio
Hanno partecipato allo studio 156 persone con SM recidivante-remittente (vedi Tipi di SM), che afferivano al centro SM presso il quale è stata svolta la ricerca. Queste persone hanno risposto a due questionari, uno predisposto per la raccolta di informazioni sulle loro caratteristiche personali: per esempio l'età, il sesso e l'educazione scolastica, la loro storia medica della SM, le loro precedenti esperienze con i farmaci che modificano la malattia e gli effetti collaterali. Infine, è stato chiesto in maniera esplicita "se tu potessi fare una scelta, quale via di somministrazione del trattamento preferiresti? Pillola, iniezione o infusione?".
Il secondo questionario invece ha valutato, attraverso la presentazione di scenari ipotetici di trattamento, le loro preferenze. Gli aspetti fondamentali presenti nei diversi scenari presentati, comprendevano le modalità di somministrazione (orale o iniezione), la frequenza (1 mese, 1 settimana, 2 al giorno o 3 al giorno) e la comparsa degli effetti collaterali simil-influenzali o gastrointestinali (2 giorni al mese o 7 giorni al mese).
Nel complesso lo studio ha rilevato che i partecipanti preferiscono assumere un trattamento orale, che non ha bisogno di essere presa troppo spesso e con effetti collaterali rari. Le scelte dei partecipanti erano soprattutto influenzate da questi tre elementi: frequenza del trattamento, modalità di assunzione, effetti collaterali. Gli autori dello studio affermano che il loro studio suggerisce che la via di somministrazione e la frequenza del trattamento sono considerazioni importanti per le persone con SM nella scelta del tipo di trattamento modificante la malattia.
Viene tuttavia sottolineano che nel secondo questionario gli scenari ipotetici presentati non corrispondono direttamente ad un particolare farmaco attualmente disponibile. Inoltre, alcune altre caratteristiche dei trattamenti come il rischio di gravi effetti collaterali e quanto efficace e vantaggioso fosse il trattamento, non sono state inserite nel questionario. Quindi, anche se lo studio non ha esplorato tutti i fattori che potrebbero influenzare la scelta di una persona, fornisce alcune indicazioni a carattere generale. Nel complesso lo studio ha rilevato che i partecipanti preferiscono prendere una pillola, che non ha bisogno di essere assunta molto spesso e con effetti collaterali rari. Tuttavia la loro preferenza andava verso le iniezioni, quando la pillola doveva essere preso più frequentemente e quando all’assunzione delle pillole erano associati effetti collaterali più frequenti.