Salta al contenuto principale

05/12/2012

Riabilitazione cognitiva: nuovo approccio terapeutico per i difetti di attenzione nella SM

 

Un nuovo studio, co-finanziato da AISM e dalla sua Fondazione, elabora un programma di riabilitazione cognitiva intensivo che potrebbe avere una reale applicazione nel trattamento clinico dei deficit cognitivi nella SM.

 

Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Neurorehabil and Neural Repair, ha proposto un nuovo programma riabilitativo per le persone con sclerosi multipla recidivante remittente che presentano deficit cognitivi.

Lo studio condotto dal dottor Antonio Cerasa dell’Istituto di Scienze Neurologiche-CNR, di Catanzaro e coordinato dal professor Aldo Quattrone dell’Istituto di Scienze Neurologiche-CNR e dell’Università degli studi “Magna Graecia” di Catanzaro è stato co-finanziato da AISM e la sua Fondazione.

 

Le disfunzioni cognitive colpiscono circa il 50% di persone con SM recidivante remittente (SMRR) e influiscono negativamente su differenti aspetti cognitivi tra cui l’attenzione, la capacità di elaborazione delle informazioni, l’apprendimento e la memoria. Nonostante ci siano sempre più evidenze che sottolineano l’importanza della riabilitazione cognitiva per il trattamento delle disfunzioni cognitive nella SM, non è ancora stato validato una approccio terapeutico per queste disfunzioni.

 

L’obiettivo di questo studio è stato quello di elaborare una nuova strategia terapeutica caratterizzata da un programma di riabilitazione cognitiva intensivo basato sul computer per i deficit di attenzione.
I ricercatori hanno testato l’efficacia delle procedure riabilitative proposte utilizzando la tecnica di immagini risonanza magnetica funzionale (fMRI).

 

Attraverso uno studio randomizzato, controllato, in doppio cieco sono state analizzate 12 persone con SMRR che sono state sottoposte al programma riabilitativo con sessioni di un’ora, due volte a settimane, per 6 settime consecutive e 11 persone con SMRR di controllo che hanno ricevuto un intervento placebo. Le sessioni consistevano in un training guidato al computer di diverse abilità di attenzione e di capacità di elaborazione di compiti. La fMRI è stata effettuata durante l’esecuzione di un compito cognitivo ampiamente utilizzato per la valutazione delle capacità di attenzione nella SM (Paced Visual Serial Addition Test –PVSAT).

 

I risultati hanno mostrato effetti positivi significativi sul gruppo di persone sottoposte al programma riabilitativo rispetto al gruppo di controllo, evidenziando un miglioramento di specifiche funzioni cognitive e un miglioramento della riorganizzazione funzionale della plasticità neurale. In particolare, dopo il programma di riabilitazione cognitiva le persone hanno mostrato un miglioramento specifico delle performance di capacità dell’attenzione che è stato associato a un aumento dell’attività nel lobulo cerebellare posteriore e nel lobulo parietale superiore.

 

La conclusione degli autori è che lo studio dimostra come questo programma riabilitativo intensivo, per le persone con SM che presentano abilità compromesse, incida sulla plasticità neurale e migliori alcuni aspetti cognitivi. Gli effetti neurofisiologici e comportamentali riportati nei risultati dello studio avvalorano i benefici di questo approccio terapeutico, che potrebbe avere una reale applicazione nel trattamento clinico dei deficit cognitivi nella SM.

 

Bibliografia
Computer-Assisted Cognitive Rehabilitation of Attention Deficits for Multiple Sclerosis: A Randomized Trial With fMRI Correlates. Cerasa A, Gioia MC, Valentino P,Nisticò R,Chiriaco C, Pirritano D, Tomaiuolo F, Mangone G, Trotta M, Talarico T, Bilotti G, Quattrone A. Neurorehabil Neural Repair first published onNovember 27, 2012as doi:10.1177/1545968312465194