Nella foto: Giampaolo Brichetto
Giampaolo Brichetto, fisiatra, è ricercatore presso il Servizio Riabilitativo AISM Liguria. All'ECTRIMS 2011 presenta il risultato di studi condotti per rendere pià efficaci i trattamenti riabilitativi dei distrurbi dell'equilibrio, molto frequenti nelle persone con SM. In questa intervista illustra i progressi delle sue ricerche
Può spiegarci brevemente come si collocano i vostri studi nel quadro globale della ricerca sulla SM?
«L’utilizzo delle tecnologie in campo riabilitativo ha avuto un grosso sviluppo negli ultimi anni. Fra queste di grande interesse è la possibilità di rendere più efficaci i trattamenti riabilitativi dei disturbi dell’equilibrio, estremamente frequenti nelle persone con SM, attraverso l’utilizzo di pedane stabilometriche dinamiche, che consentono di “riabilitare” fornendo alla persona sottoposta all’esercizio terapeutico stimoli visivi ed acustici. In particolare nel lavoro presentato all’ECTRIMS ci siamo occupati di valutare l’efficacia nell’utilizzo di un approccio combinato (riabilitativo tradizionale e pedana stabilometrica) rispetto al solo approccio con terapia tradizionale. Lo studio si può collocare nell’ambito del main topic della ricerca riabilitativa che si occupa di validare l’utilizzo di nuove tecnologie e nuovi protocolli riabilitativi. La ricerca che verrà presentata all’ECTRIMS dimostra come un l’utilizzo di tecnologie che forniscono un feedback al paziente, con un approccio riabilitativo combinato, siano più efficienti nel migliorare le performance motorie e nel caso specifico l’equilibrio con immediate ricadute sulla persona con SM, migliorando la gestione del disturbo e quindi la qualità di vita».
Che ricadute possono avere nella vita delle persone con SM gli esiti degli studi che presenta?
«Lo studio presentato ha delle ricadute a medio e lungo termine. Innanzitutto consentirà alle realtà di ricerca di estendere i risultati dello studio ad un numero maggiore di persone ed a lungo termine permetterà di definire con precisione dei protocolli riabilitativi combinati. Nell’immediato la pubblicazione dei risultati permetterà ai centri ed ai servizi di riabilitazione che hanno già le apparecchiature di applicare il protocollo di trattamento presentato nello studio».
Dovesse mandare un messaggio alle persone sullo stato globale della ricerca nella SM, sul quadro complessivo che le sembra possa emergere all’ECTRIMS e sulle principali conquiste che ci possiamo aspettare nei prossimi anni, cosa direbbe?
«Negli ultimi anni la ricerca nella SM ha avuto una notevole accelerazione, in diversi campi da quello immunologico a quello genetico, dalla ricerca di nuove molecole modificanti il decorso alla riabilitazione. Il mondo della ricerca si sta spostando sempre di più verso la medicina personalizzata, superando il modello sinora utilizzato di medicina d’organo. Una strada che porterà ad avere indiscutibilmente al centro le persone con SM».
Dia un titolo "da giornale" (ossia divulgativo, chiaro e sintetico) al proprio lavoro
«Riabilitazione 2.0, oppure iRehabilitation».