I ricercatori hanno osservato un minor rischio di progressione di disabilità dopo 10 anni di follow-up in un gruppo di persone con sclerosi multipla recidivante-remittente rispetto alla coorte storica
Prevedere come la SM di una persona si svilupperà rimane una sfida sia per le persone con SM che per i medici. Prima dell'introduzione e approvazione dei farmaci modificanti la malattia, gli studi hanno mostrato che il tempo medio per raggiungere un elevato punteggio della scala di disabilità era di circa 20 anni nelle persone con SM recidivante-remittente (SMRR) e circa 10 anni di nelle persone con SM primariamente progressiva (SMPP).
Dalla metà degli anni ‘90, si sono verificati importanti cambiamenti nella diagnosi e nel trattamento della sclerosi multipla. Farmaci modificanti la malattia, come l'interferone-beta e il glatiramer acetato, sono stati approvati e sono ora comunemente usati dai neurologi nella pratica clinica. Questo cambiamento nella gestione della SM può influenzare la storia e la prognosi della malattia.
I ricercatori del Dipartimento di Neurologia del University Hospital Rennes, in Francia, si sono proposti di fornire una storia della SM di 10 anni, dall'esordio clinico della malattia avvenuto ai tempi dell’approvazione dei primi farmaci modificanti la malattia, in una coorte di popolazione. Hanno analizzato 313 persone il cui primo evento clinico suggestivo di SM era avvenuto in Bretagna tra il 2000 e il 2001. I ricercatori hanno raccolto la storia di ricadute, trattamenti e disabilità dei pazienti fino a 10 anni dopo l'insorgenza.
In conclusione, hanno osservato un rischio più basso di progressione della disabilità a 10 anni di follow-up nel gruppo SMRR rispetto alle coorti storiche. Purtroppo, questa migliore prognosi non è stata osservata nel gruppo SMPP. Questa scoperta influisce sulle valutazioni prognostica della pratica clinica, e suggerisce, anche, che i farmaci che modificano la malattia possono migliorare la progressione della disabilità nelle persone con SMRR.
Ten-year prognosis in multiple sclerosis: a better outcome in relapsing-remitting patients but not in primary progressive patients.Kerbrat A1, Hamonic S, Leray E, Tron I, Edan G, Yaouanq J; within the West Neuroscience Network of Excellence (WENNE). Eur J Neurol. 2014 Dec 16. doi: 10.1111/ene.12600. [Epub ahead of print]
Fonte: MSIF