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03/04/2018

Sclerosi multipla: identificati nuovi marcatori per predire il danno corticale ed il decorso della patologia

Lo studio selezionato dal bando della Progressive MS Alliance è stato pubblicato su Annals of Neurology. Evidenziata l'importanza di analisi del fluido cerebrospinale e risonanza magnetica per la diagnosi della sclerosi multipla progressiva

 

Sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Annals of Neurology i risultati di uno degli studi selezionati dal primo bando della Progressive MS Alliance, lanciato nel 2013 con lo scopo di accelerare la ricerca di una soluzione riguardo alle forme progressive di sclerosi multipla.

 

L’indagine è il frutto di una collaborazione italo-inglese ed è stata condotta dalla dottoressa Roberta Magliozzi e coordinata dal professor Massimiliano Calabrese dell’Università di Verona.

 

Il lavoro ha analizzato possibili marcatori che permettano di identificare precocemente un sottogruppo di persone con SM che, caratterizzate da maggiore infiammazione intracerebrale e maggior danno della sostanza grigia, potrebbe andare incontro ad un decorso di malattia più rapido e aggressivo.

 

L'obiettivo generale era determinare precocemente se e quali possibili molecole infiammatorie rilasciate nel liquido cerebrospinale e che diffondono dentro il cervello, siano legate a un maggior danno della sostanza grigia corticale, direttamente bagnata dal liquido cerebrospinale, e ad un decorso più rapido della malattia.

 

«In sintesi siamo riusciti ad individuare alcune citochine/chemiochine che quando presenti, sia nel liquor e nelle meningi di pazienti autoptici con elevata infiammazione meningea che nel liquor di pazienti al momento della diagnosi, predicono una forma di SM più aggressiva con importante coinvolgimento a carico della sostanza grigia corticale» commenta la dottoressa Magliozzi, «Inoltre, gli alti livelli di molecole legate all’attività delle cellule B che abbiamo trovato nel liquor di questi pazienti supportano un ruolo chiave di queste cellule nell’infiammazione intratecale e nella patogenesi del danno alla sostanza grigia nella SM».

 

In collaborazione con il gruppo guidato dal Prof. Reynolds all’Imperial College di Londra, i ricercatori hanno condotto un'analisi sistematica di molecole infiammatorie e citotossiche espresse nelle meningi e nel liquido cerebrospinale derivato da 27 pazienti autoptici con sclerosi multipla secondariamente progressiva e 14 controlli, stratificati in due sottogruppi in base al livello di infiammazione meningea e alla demielinizzazione corticale, rilevando un profilo infiammatorio caratteristico per ciascun gruppo di pazienti.

 

Questo è stato poi confrontato con il profilo delle molecole infiammatorie nel liquido cerebrospinale di due coorti indipendenti di persone con SM (35 e 38 soggetti) e in 26 controlli, caratterizzate dalla presenza di un numero basso o alto di lesioni corticali determinate in vivo mediante analisi avanzate di Risonanza Magnetica a 3 Tesla.

 

L’analisi proteica di più di 70 molecole infiammatorie e citotossiche ha mostrato che, sia nelle meningi che nel fluido cerebrospinale, alti livelli delle molecole legate all'immunità delle cellule B, alla neogenesi linfoide e all'attivazione pro-infiammatoria, appaiono associati ad un maggiore danno della sostanza grigia, mentre i mediatori legati all'immunità innata e regolatoria hanno un minore coinvolgimento nella patologia della sostanza grigia o potrebbero avere un ruolo protettivo.

 

«Poiché le moderne tecniche di risonanza cerebrale non sono ancora in grado di identificare e quantificare in modo specifico l’infiammazione meningea e la demielinizzazione corticale sottopiale, proponiamo che il liquido cerebrospinale insieme ad analisi di risonanza magnetica possano aiutare a classificare e caratterizzare le persone con SM sin dalla diagnosi e potrebbero quindi aiutare successivamente a selezionare precocemente il trattamento più appropriato», commenta il professor Calabrese.

 

Il valore di questi risultati sta nell’aver messo in luce l’importanza dell’analisi dettagliata del fluido cerebrospinale, combinata con analisi di risonanza magnetica, per la diagnosi e  prognosi della sclerosi multipla progressiva.

 

Inflammatory intrathecal profiles and cortical damage in multiple sclerosis.
Magliozzi R, Howell OW, Nicholas R, Cruciani C, Castellaro M, Romualdi C, Rossi S, Pitteri M, Benedetti MD, Gajofatto A, Pizzini FB, Montemezzi S, Rasia S, Capra R, Bertoldo A, Facchiano F, Monaco S, Reynolds R, Calabrese M. Ann Neurol. 2018 Mar 8. doi: 10.1002/ana.25197. [Epub ahead of print]