I bambini e adolescenti con sclerosi multipla pediatrica, cosi come le persone adulte con SM, possono presentare problemi nelle funzioni cognitive quali difficoltà nell’attenzione e rallentamento nell’elaborazione delle informazioni, nella memoria, nelle funzioni esecutive e nel ragionamento (guarda i sintomi della SM). Un aspetto che merita particolare attenzione è il riscontro, in alcuni casi di SM pediatrica, di difficoltà nel linguaggio, più raramente presenti nelle persone adulte. Tale osservazione ha portato a pensare che le difficoltà osservate siano da imputare alla precoce età di esordio della malattia che rallenterebbe l’acquisizione delle abilità linguistiche, abilità già completamente sviluppate nell’età adulta.
Il sospetto di eventuali difficoltà cognitive emerge solitamente nell’ambito scolastico. Va tuttavia sottolineato che la presenza di qualche insuccesso negli studi o un calo temporaneo nel rendimento non necessariamente sono da imputare alla malattia, ma possono rappresentare semplici cali temporanei nelle prestazioni, spesso presenti nel periodo adolescenziale. Nell’eventualità si sospettasse un problema cognitivo, parlatene con il neurologo curante, che deciderà se programmare una valutazione neuropsicologica specifica per bambini o ragazzi con SM.
In caso dalla valutazione neuropsicologica emergano delle reali difficoltà, è poi possibile pianificare un intervento, in collaborazione con gli insegnanti e gli psicologi che si occupano di SM: per es. consentire un tempo maggiore per potare a termine compiti, fare in modo che il ragazzo sieda preferibilmente nei banchi delle prime file per diminuire distrazioni, programmare esercizi da svolgere a casa (esercizi riabilitativi computerizzati, con supervisione del genitore se necessario). Un aspetto importante da tenere in considerazione è la possibile presenza di fatica, come sintomo della SM, che potrebbe influenzare o interferire con il rendimento scolastico e per la quale sarebbe opportuna la pianificazione di pause di riposo.
L’impatto della SM in ambito scolastico è in parte legato alle possibili assenze che la malattia a volte impone, in particolare a causa di ricadute, della somministrazione di terapie in regime di day hospital, oppure di effetti collaterali talvolta presenti nei farmaci utilizzati per la gestione della malattia.
In ultimo, ma non di minore importanza, va considerato l’impatto emotivo, e le conseguenti ripercussioni sulle prestazioni scolastiche, che la diagnosi e la malattia possono avere nella vita di un bambino e di un adolescente, durante anni importanti per la crescita e l’acquisizione dell’identità. Nei ragazzi spesso non è facile fare una distinzione tra il comune disagio emotivo che contraddistingue l’adolescenza, e le difficoltà che una diagnosi di sclerosi multipla può comportare in un giovane. Qualora emergessero segni di difficoltà emotiva, si consiglia la condivisione con l’equipe del centro SM, che valuterà sia l’opportunità di un approfondimento attraverso dei colloqui psicologici, che l’eventuale programmazione di un percorso di sostegno psicologico.
Ultimo aggiornamento luglio 2016