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15/04/2015

Sclerosi multipla: nuovi biomarcatori per predire la progressione

I neurofilamenti sono un buon marcatore per monitorare i danni ai nervi e i trattamenti nella SM progressiva

 

È noto che le forme progressive primarie e secondarie della sclerosi multipla (SMPP e SMSP) hanno caratteristiche patologiche diverse, ma non se condividono meccanismi neurodegenerativi comuni. Diversi studi hanno dimostrato una correlazione tra il livello di proteine chiamate neurofilamenti - presenti nei neuroni - e disabilità nella SM. I livelli di neurofilamenti sono stati identificati come un possibile marcatore di danno delle fibre nervose nella SM. Per confermare questa relazione un gruppo di ricercatori ha misurato - presso il Cemcat Centre di Barcellona, dal 1994 al 2008 - i livelli nel liquido cerebrospinale di neurofilamenti in persone con SM.

 

I ricercatori hanno analizzato 21 persone con SMPP, 10 persone con SMSP, e 15 controlli sani, con l'obiettivo di verificare se i pazienti con SMPP avessero differenti livelli di danno delle fibre nervose rispetto ai pazienti SMSP. Hanno, inoltre, valutato il ruolo di neurofilamenti nel predire la progressione della malattia a lungo termine. I risultati della loro indagine suggeriscono che le forme primariamente progressive e quelle secondariamente progressive di SM potrebbero condividere meccanismi simili di danno delle fibre nervose.

 

Il liquido cerebrospinale circonda e protegge il cervello e il midollo spinale. Può essere raccolto mediante puntura lombare e analizzato per rivelare aspetti della malattia legati all'infiammazione. I neurofilamenti sono normalmente presenti all'interno fibre nervose. Ci sono due diversi tipi di neurofilamenti: pesanti e leggeri. Quando queste fibre vengono distrutte, come accade nella SM, aumenta il livello di neurofilamenti nel liquido cerebrospinale. Inoltre, il neurofilamento pesante potrebbe essere un biomarcatore di danno in corso delle fibre nervose, mentre il neurofilamento leggero potrebbe essere utilizzato per predire l'accumulo di disabilità, suggerendo che entrambi possono essere buoni marcatori  per controllare i trattamenti nella  SM progressiva.

 

N-Acetylaspartate and neurofilaments as biomarkers of axonal damage in patients with progressive forms of multiple sclerosis. Trentini A1, Comabella M, Tintoré M, Koel-Simmelink MJ, Killestein J, Roos B, Rovira A, Korth C, Ottis P, Blankenstein MA, Montalban X, Bellini T, Teunissen CE. J Neurol. 2014 Dec;261(12):2338-43. doi: 10.1007/s00415-014-7507-4. Epub 2014 Sep 17.

 

Fonte: MSIF