In occasione di ECTRIMS 2013 abbiamo intervistato Flavia Mattioli, che presenterà a Copenhagen il suo ultimo progetto finanziato da AISM e la sua Fondazione. L’efficacia della stimolazione transcranica nella SM
Si svolge a Copenhagen (Danimarca) dal 2 al 5 ottobre 2013 ECTRIMS uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per la ricerca sulla sclerosi multipla, che riunisce migliaia di scienziati provenienti da tutto il mondo. È un momento fondamentale anche per le persone con SM perché in queste occasioni emergono le linee guida della ricerca, si possono trarre informazioni utili, nuove conoscenze sulla malattia e indizi di future terapie. Abbiamo perciò intervistato i ricercatori italiani che presenteranno i propri studi ad ECTRIMS, i cui progetti sono sostenuti da AISM e la sua Fondazione, dando così una panoramica su alcuni dei tantissimi argomenti in discussione all’evento.
La dott.ssa Flavia Mattioli - responsabile della SSVD di Neuropsicologia dell'Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia –ha condotto il progetto L'efficacia della stimolazione tramite tDCS (transcranial Direct Current Stimulation) nella riabilitazione cognitiva della Sclerosi Multipla: studio clinico controllato, finanziato tramite il Bando FISM nel 2011. Si tratta di testare un approccio innovativo nell’ambito della riabilitazione delle funzioni cognitive.
I dati preliminari sono stati presentati lo scorso marzo all’American Academy of Neurology (AAN) a San Diego e lo studio è stato giudicato tra i più interessanti dell’anno dai referees dei settori Multiple Sclerosis e Behavioral Neurology. Dopo aver dimostrato come un trattamento neuropsicologico intensivo e specifico per l'attività che si vuole riabilitare produce risultati significativi nei pazienti con SM, il team ha quindi ipotizzato la combinazione di training cognitivo e stimolazione a correnti continue (tDCS) su una determinata area cerebrale potesse rendere più efficace la riabilitazione. È stato effettuato uno studio randomizzato su pazienti con SM e deficit di information processing speed, ai quali è stato somministrato un trattamento cognitivo intensivo quotidiano per due settimane abbinato o a stimolazione attiva sulla corteccia prefrontale, o a stimolazione "placebo" (sham). Le valutazioni neuropsicologiche prima e dopo il trattamento hanno evidenziato che i soggetti che hanno ricevuto la stimolazione attiva hanno avuto miglioramenti maggiori e più veloci dei soggetti che hanno avuto solo il trattamento cognitivo tradizionale.
Ci può descrivere la ricerca che presenta ad ECTRIMS?
«Si tratta di uno studio in doppio cieco nel quale si testa l'efficacia della tDCS (stimolazione transcranica a corrente continua) nel trattamento dei deficit cognitivi del paziente con SM».
Quale obiettivo si pone il suo studio?
«Vuol valutare se l'associazione di neuromodulazione (mediante tDCS) con le tecniche di riabilitazione neuropsicologica usuali, risulti essere più efficace per il paziente rispetto alla riabilitazione tradizionale».
Se dovesse dare un titolo divulgativo al suo studio quale sarebbe?
«La neuromodulazione con tDCS migliora l'attenzione nella SM».
Quale pensa possa essere un giorno il risultato per le persone con SM?
«Sempre più spesso viene richiesto al neurologo di identificare precisi trattamenti che si rivelino essere efficaci per trattare un disturbo del paziente con SM, sulla base di evidenze scientifiche. Questo studio mostra che la tDCS associata ad un esercizio cognitivo, somministrata per sole due settimane quotidianamente, non solo è molto più efficace dell'esercizio da solo, ma produce risultati persistenti nel tempo. Quindi i pazienti potranno essere curati con programmi efficaci e non casuali, brevi ed intensivi di riabilitazione cognitiva».
Da dove trae la motivazione e lo stimolo per fare il suo mestiere? E Quali emozioni le dà?
«Mi occupo da tempo di questo aspetto della neurologia, la neuropsicologia clinica, e trovo molta soddisfazione nel trovare su una base scientifica risultati trasferibili nella pratica clinica».
Abstract ECTRIMS 2013
Two weeks transcranial direct current stimulation (tDCS) effects on cognitive impairment of Multiple Sclerosis patients over six month follow up
F. Mattioli, F. Bellomi, C. Stampatori, C. Miniussi, R. Capra