Uno studio suggerisce che una neurodegenerazione spinale precoce può essere alla base della compromissione clinica. Lo dimostra uno studio inglese
La neurodegenerazione spinale è un fattore importante per la progressione della disabilità nelle persone con sclerosi multipla primariamente progressiva (SMPP). I ricercatori del Queen Square MS Centre a Londra hanno utilizzato tecniche avanzate di risonanza magnetica per studiare l'integrità del midollo spinale, e poi l’hanno associata con la disabilità in persone con SMPP. Si tratta di uno studio importante poiché, in questa forma di SM, esistono pochi indicatori specifici di neurodegenerazione.
I ricercatori hanno scoperto un danno strutturale dei neuroni, demielinizzazione e anomalie chimiche nel midollo spinale di persone con SMPP iniziale, in assenza di un'ampia atrofia del midollo spinale. Questi dati suggeriscono che una precoce neurodegenerazione spinale può essere alla base della compromissione clinica, e questa neurodegenerazione dovrebbe essere considerata come target, in futuri studi clinici con farmaci neuroprotettivi, per prevenire lo sviluppo della progressione della disabilità.
L’analisi delle anomalie del midollo spinale con risonanza magnetica, potrebbe essere utilizzata per prevedere i risultati clinici e la risposta al trattamento in studi clinici nella SMPP.
Evidence for early neurodegeneration in the cervical cord of patients with primary progressive multiple sclerosis. Abdel-Aziz K, Schneider T2, Solanky BS, Yiannakas MC, Altmann DR, Wheeler-Kingshott CA, Peters AL, Day BL, Thompson AJ, Ciccarelli O. Brain. 2015 Jun;138(Pt 6):1568-82. doi: 10.1093/brain/awv086. Epub 2015 Apr 10.
Fonte: MSIF