Il lavoro condotto dall'Istituto San Raffaele e cofinanziato da FISM (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla) è statao pubblicato dalla rivista scientifica Multiple Sclerosis Journal. Vi presentiamo i risultati
Un lavoro recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Multiple Sclerosis Journal, ha analizzato la distribuzione regionale dell’atrofia della sostanza grigia e della sostanza bianca nel cervello di persone con sclerosi multipla recidivante remittente (SMRR) in relazione ai parametri clinici della malattia e alla presenza di lesioni focali visibili sulle sequenze T2 pesate. Lo studio condotto dalla dottoressa Gianna Riccitelli e coordinato dal Professor Massimo Filippi dell’Istituto Scientifico San Raffaele, Università Vita-Salute San Raffele di Milano è stato cofinanziato dalla FISM (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla).
Nella sclerosi multipla le scansioni RM (Risonanza Magnetica) consentono di valutare i processi patologici distruttivi causati dalla malattia a carico dei diversi tessuti cerebrali. Vari studi hanno dimostrato che l’atrofia della sostanza grigia cerebrale si verifica fin dall’esordio della sclerosi multipla, evolve più rapidamente rispetto a quella della sostanza bianca, ed è associata alla disabilità fisica e alla presenza di disturbi cognitivi. L’introduzione della tecnica “voxel-based morphometry” (VBM) per l’analisi delle scansioni RM ha permesso di definire la distribuzione regionale della perdita di tessuto in diversi comparti cerebrali a differenti stadi della malattia e ha migliorato la comprensione della patofisiologia di alcune manifestazioni cliniche della SM come la disabilità cognitiva e la fatica.
Gli autori hanno effettuato analisi cliniche e di RM in 78 pazienti con SMRR e 88 controlli sani e hanno applicato un’analisi VBM per definire la distribuzione dell’atrofia della sostanza bianca e grigia.
I risultati hanno evidenziato che l’atrofia della sostanza grigia coinvolgeva preferenzialmente i nuclei profondi e numerose regioni corticali principalmente localizzate nei lobi frontale e parietale, mentre l’atrofia della sostanza bianca era presente in regioni posteriori del cervello che comprendevano il cervelletto e il tronco cerebrale.
Una durata della malattia superiore a 5 anni era associata all’atrofia del talamo e del giro frontale inferiore, mentre l’atrofia della sostanza bianca era già prominente in pazienti con durata di malattia inferiore ai 5 anni. Un punteggio maggiore di 3 alla scala di disabilità EDSS era associato ad un’atrofia diffusa della sostanza bianca e ad un’atrofia dei gangli basali e del giro precentrale. Le lesioni T2 sono risultate marginalmente associate alla presenza di atrofia focale.
Gli autori concludono che in persone con SMRR l’atrofia presenta diversi pattern di distribuzione regionale a livello della sostanza bianca e della sostanza grigia, con un risparmio della sostanza grigia a livello infratentoriale. Diversi fattori, tra cui durata della malattia e disabilità, influiscono sulla distribuzione dell’atrofia della sostanza bianca e della sostanza grigia, mentre le lesioni focali visibili sulle sequenze pesate in T2 giocano un ruolo modesto. Gli autori suggeriscono che sarà importante condurre studi longitudinali sull’evoluzione dell’atrofia nel tempo e sulla sua relazione con l’accumulo di disabilità nella SM.
Mapping regional grey and white matter atrophy in relapsing-remitting multiple sclerosis.
Riccitelli G, Rocca MA, Pagani E, Martinelli V, Radaelli M, Falini A, Comi G, Filippi M. Mult Scler Journal. 2012 Jul;18(7):1027-37.